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Ecco i Franciacorta Vintage Cà del Bosco, Collection  2011 Brut, Satèn, Dosage Zéro

Ecco i Franciacorta Vintage Cà del Bosco, Collection 2011 Brut, Satèn, Dosage Zéro

Era atteso e sta per arrivare il Millesimo 2011 dei  Franciacorta Vintage Collection (Brut, Satèn, Dosage Zéro) dell’azienda franciacortina  Cà del Bosco. Nei prossimi giorni sarà disponibile nei migliori ristoranti e enoteche.

L’annata 2011 è stata caratterizzata da inverno con molte precipitazioni che hanno decisamente ostacolato il lavoro in vigna. Il germogliamento della vite è però avvenuto nei tempi consueti. La vendemmia delle uve da Franciacorta è cominciata l’8 agosto con un caldo quasi siccitoso ed è proseguita con gradualità, assecondata da condizioni di bel tempo fino a domenica 28. Quantità e qualità delle uve sono state veramente da ricordare, con uve sane e maturate secondo le migliori aspettative. Un millesimo eccezionale per la Franciacorta. L’annata perfetta per affermare nello stile Ca’ del Bosco la femminilità, la delicatezza e la sensualità del Satèn, la mineralità, l’austerità e la purezza del Dosage Zéro, il carattere e la complessità del Brut.

«I Franciacorta Vintage Collection – afferma con orgoglio Maurizio Zanella, patron di Cà del Bosco e presidente del Consorzio Franciacorta - sono il frutto di un’accurata selezione delle uve e di una sapiente vinificazione condotta nel pieno rispetto del Metodo Ca’ del Bosco. Le uve, appena raccolte a mano in piccole cassette, vengono classificate e raffreddate. Ogni grappolo viene selezionato da occhi e mani esperte, per poi beneficiare di esclusive “terme degli acini”: un particolare sistema di lavaggio e idromassaggio dei grappoli, tramite tre vasche di ammollo e un tunnel di asciugatura. Dopo la pigiatura in assenza di ossigeno, tutti i mosti dei vini base fermentano in piccole botti di rovere. Per ricercare la massima complessità aromatica e potenza espressiva, senza perdere eleganza, l’elevage in botte ha una durata di soli 5 mesi. Una coppia di serbatoi volanti permette il travaso dei vini per gravità, dalle piccole botti ai serbatoi di affinamento. Trascorsi 8 mesi dalla vendemmia si procede alle creazione della cuvée».

Un’altra particolarità della Vintage Collection è la forma della bottiglia. Tradizionale, ma più allungata, per dare ai lieviti una maggiore superficie su cui adagiarsi e meglio esprimersi. Il vino può anticipare così il raggiungimento della perfezione. Il dégorgement avviene in assenza di ossigeno, utilizzando un sistema unico al mondo, ideato e brevettato da Ca’ del Bosco. Questo evita shock ossidativi e ulteriori aggiunte di solfiti. Rende i Franciacorta Cà del Bosco più puri, più gradevoli e più longevi.

Vintage Collection Brut 2011: è il risultato di una sapiente unione di 20 vini base ottenuti da uve di Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero che conferiscono al prodotto finito un particolare profilo, ricco e complesso. La maggior percentuale di Pinot Nero gli dona potenza e nobiltà, ulteriormente rafforzate da un lungo affinamento in bottiglia.

Vintage Collection Dosage Zéro 2011: è la ricercata unione di 20 vini base ottenuti da uve di Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero che gli conferiscono un particolare profilo, puro e sincero, frutto della migliore espressione del terroir e dell’uomo che ne ha intuito il carattere e le potenzialità.

Vintage Collection Satèn 2011: è il frutto dell’assemblaggio di 16 vini base ottenuti da uve di Chardonnay e Pinot Bianco. L’aggiunta di zuccheri al tirage in quantità minore rispetto agli altri Franciacorta gli dona cremosità, un particolare ed elegante profilo e una raffinata morbidezza. Un Franciacorta che esprime al meglio la freschezza del millesimo.

 Roberto Vitali

 

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Roberto Vitali
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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990)  poi trasformato in  “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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