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A Verona l’anteprima di ’61 Nature 2010, vino del futuro in Franciacorta, e un’inedita digital experience
Berlucchi presenterà a
Vinitaly la nuova annata di ’61 Nature, l’ultimo nato della casa
franciacortina. Si tratta della vendemmia 2010, annata “fresca” da cui arrivano
basi Franciacorta particolarmente eleganti e longeve.
Cuvée di Chardonnay (80%) e
Pinot Nero (20%) le cui uve arrivano da vigneti di proprietà oggi interamente
biologici, con rese in mosto limitatissime
(3.300 bottiglie per ettaro), Nature ha giovato di oltre 5 anni di affinamento
nelle cantine storiche.
Nella flûte, unisce la
carnosità della varietà a bacca bianca alla mineralità del Pinot Nero. La
sintesi delle due varietà è un Millesimato espressivo e complesso al naso, teso
e persistente al palato: un piccolo capolavoro di “equilibrio
dinamico”.
Nature è un “Brut Nature”, o
Pas Dosé: totalmente privo di sciroppo di dosaggio. Secondo Arturo
Ziliani, enologo e AD Berlucchi, la tipologia dà risultati molto
interessanti in Franciacorta: “Il cambiamento climatico ha avvantaggiato i suoli
freschi della Franciacorta: le uve maturano meglio e possiamo creare vini di
grande pregio senza ricorrere al dosaggio. Credo che il futuro della
Franciacorta sia non dosato”.
Il Franciacorta sarà servito allo stand Berlucchi (Palaexpo Lombardia, area Franciacorta, B-C 15) in abbinamento ai finger food di due titolati chef JRE vicentini: Alberto Basso del Ristorante 3Quarti di Grancona (domenica 9) e Renato Rizzardi della Locanda di Piero a Montecchio Precalcino (lunedì 10).
Oltre ad appagare i sensi, Berlucchi mostrerà in fiera il suo lato più social. Particolarmente attiva sul web, con 109mila fan Facebook e oltre 8mila follower Twitter, canale in cui è il primo account verificato nel mondo del vino italiano, l’azienda sperimenterà a Vinitaly una nuova digital experience: un sommelier allo stand indosserà una videocamera, che riprenderà il suo speciale punto di vista durante l’intera giornata, per vivere l’evento con i suoi occhi. L’esperimento sarà documentato sui social media della casa franciacortina.
Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981