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Lo Spritz è un
aperitivo che nasce nel Nord Est, dove ha le sue radici da più di cento anni in
città quali Padova, Venezia e Treviso. Si ritiene che lo Spritz sia nato
durante il periodo della dominazione asburgica, infatti il suo nome deriva dal
verbo tedesco Spritzen che significa spruzzare. In origine era vino
bianco allungato con acqua, che successivamente è stato arricchito dal seltz
che lo ha reso frizzante e dall’impiego del bitter che ne ha aumentato il grado
alcolico. A Conegliano lo
Spritz sposa il Prosecco, meglio ancora il Millesimato, che lo rende più
morbido e aromatico.
Nell’estate 2012 è nato Bottega Spritz, una variante con il Limoncino che sta conquistando il palato dei giovani e in particolare delle donne. Questa la ricetta: Ingredienti: 50 ml Limoncino Bottega, 75 ml Bottega Gold Prosecco Doc, 25 ml Soda, ghiaccio, mezza fetta di limone, foglie di menta. Preparazione. Riempire di vino un grande bicchiere a gambo lungo con cubetti di ghiaccio, mezza fetta di limone e foglie di menta. Versare con movimento circolare un po’ di Limoncino, per evitare che si attacchi al fondo del bicchiere, aggiungere il Prosecco e finire con uno spruzzo di soda.
Il Limoncino è un liquore dalle inconfondibili suggestioni mediterranee, che si caratterizza per il sapore fresco e piacevolmente dolce. Bottega ha ormai da anni personalizzato questo prodotto, utilizzando nell’infusione la migliore grappa veneta e le scorze dei succosi limoni di Sicilia, raccolti e selezionati negli assolati agrumeti dell’isola. Limoncino Bottega è quindi un liquore, che con i suoi 30° alcolici si rivela facile e non impegnativo, ideale per incontrare il gusto di una vasta fascia di consumatori, tra cui le donne e i giovani. Può essere consumato come digestivo, nel gelato e nei cocktail.
Il
packaging pulito e accattivante ha il suo punto di forza in un’elegante
bottiglia satinata di forma ovale. Il design è stato studiato per essere
apprezzato da chi é attento alle cose genuine e al tempo stesso non tralascia
la cura dei dettagli estetici.
Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981