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Prove generali di collaborazione tra Comune di Bergamo, Turismo Bergamo, Slow Food, Pentole Agnelli e ristoratori delle quattro province che il prossimo anno saranno protagonisti di Erg, l’European Region of Gastronomy, individuata nelle province lombarde di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova. La presentazione a Lallio (Bg), nella sede di Pentole Agnelli, della Guida Osterie d’Italia 2017 (di cui abbiamo scritto ieri) è stata l’occasione per riunire i vertici di Slow Food e un gruppo di ristoratori lombardi. Oltre cento le persone che si sono prenotate per tempo per degustare quattro piatti preparati da Trattoria Dentella di Bracca, Hostaria Viola di Castiglione delle Stiviere, La Madia di Brione e la Crepa di Isola Dovarese. Un anticipo di quanto saprà offrire la Lombardia orientale in fatto di turismo enogastronomico. I vini in abbinamento sono stati della Tenuta Maddalena di Volta Mantovana. Ottima la regia di Silvia Tropea Montagnosi.
Anticipazioni sulle iniziative in atto e in programma sono state date da Roberta Garibaldi direttore scientifico di Erg e Christophe Sanchez responsabile della comunicazione. Confermato che la Domus di piazza Dante resterà il fulcro centrale di molte iniziative culturali e gastronomiche per tutto il 2017, i due hanno relazionato sul lavoro che da tempo stanno conducendo per contatti di sensibilizzazione nel mondo della scuola e della ristorazione, anche in collaborazione con Slow Food. Incontri sono in programma nei prossimi giorni con i dirigenti scolastici di istituti superiori, mentre continuano i “Laboratori del gusto” per educare le giovani generazioni a saper cogliere nel cibo – come predica Slow Food – il buono, il sano e il giusto prezzo. Dei programmi di Erg si parlerà anche nell’ambito delle fiere Bontà a Cremona e Gourmarte a Bergamo.
Pentole Agnelli, da parte sua, si è inserita in questa enogastronomia del territorio come plus qualitativo, se vogliamo. Non dimenticando che Pentole Agnelli progetta, realizza e testa pentole che, diverse per forme e materiali, sanno esaltare gusto e proprietà delle materie prime, essenziali queste ultime per i piatti delle Osterie. Proprio in questa direzione va il Manifesto #NonToccatemiLaPadella, presentato da Pentole Agnelli lo scorso anno e sottoscritto da centinaia di chef oltre che dalla Fic - Federazione italiana cuochi e dalla Nic - Nazionale italiana cuochi.
Più di un progetto culturale e gastronomico, #NonToccatemiLaPadella è un
movimento poliedrico e, innanzitutto, è il primo Presidio Non Food (o Pro
Food), nato per garantire il rispetto del lento e sicuro cucinare italiano: del
resto la pietanza non si completa nella scelta degli ingredienti, ma nella loro
cottura.
«Siamo stati tra i primi a credere in Slow Food - ha ricordato Baldassare Agnelli,
presidente dell'azienda - con cui abbiamo iniziato a collaborare oltre dieci
anni fa, era il 2006, anno della prima edizione del Salone del Gusto. Con il
movimento condividiamo di certo la prima regola della cucina, ovvero la tutela
e l'esaltazione delle materie prime che per noi passa necessariamente
dall'interazione con il fuoco e i materiali di cottura. Messaggio che abbiamo
voluto trasferire attraverso questa lunga collaborazione, a partire dai primi
master dedicati alla cucina che ci hanno visto lavorare fianco a fianco in
tutta Italia».
«Collaborare con Agnelli - ha ricordato Eugenio Signorini, tra i
curatori della guida - per la realizzazione della presentazione di una guida
come Osterie d'Italia, che racconta tutti quei locali che ogni giorno si
impegnano a valorizzare le eccellenze dei piccoli produttori artigianali nei
loro piatti, è un piacere. Agnelli, infatti, si inserisce perfettamente nel
racconto del rapporto tra ristoratori e artigiani, rappresentando un punto di
riferimento nel suo settore».
Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981