Goloso e Curioso
Il Premio Arrigoni alla Fondazione friulana Pecorari: la solidarietà dell'enogastronomia per progetti di valore

Il Premio Arrigoni alla Fondazione friulana Pecorari: la solidarietà dell'enogastronomia per progetti di valore

La consegna il 4 maggio a Sotto il Monte Giovanni XXIII (Bg) con anche una importante cena di beneficenza a cura dei cuochi di InGruppo di Bergamo

Il ricordo e la memoria sono aspetti che permettono di andare oltre il tempo e di rendere le persone e le cose sempre vive e presenti, anche se non fisicamente, nella società e fra la gente. Il ricordo e la memoria sono inevitabilmente legati a ciò che si è stati nella vita materiale. Francesco Arrigoni – il cui premio inventato, voluto e sostenuto da un gruppo di amici è giunto alla quinta edizione – ha seminato e lasciato un segno profondo nel corso della sua vita. Una vita legata al giornalismo, alla ricerca della conoscenza nel campo enogastronomico dei più alti livelli, ma anche alle storie delle persone che, lavorando la terra, allevando bestiame, plasmando i frutti della natura, hanno saputo rispettare le regole della vita e del mondo rurale. Naturale, quindi, che ci siano amici, e fra essi giornalisti, produttori, tecnici ed appassionati, oltre a chi con Francesco ha costruito casa e famiglia, che vogliano appassionatamente, il giorno del compleanno di questo – indiscutibilmente tra i migliori allievi di Gino Veronelli – promuovere un evento ed una celebrazione.


Il Premio Francesco Arrigoni, l'evento intitolato all'indimenticato critico enogastronomico scomparso prematuramente a 52 anni, sei anni or sono, quest'anno sarà consegnato all'organizzazione “Fondazione Francesca Pecorari Onlus” , e ritirato dal padre di Francesca, Alvaro Pecorari patron della cantina friulana Lis Neris. Attraverso la vendita del vino la Fondazione si è proposta di dare un aiuto concreto a bambini e adolescenti che vivono in situazioni di disagio e ha finanziato diverse opere sociali continuando, in questo modo, l'attività della figlia, a cui la Onlus è intitolata, e che ha lasciato improvvisamente questo mondo a 21 anni. Il nome della Fondazione Pecorari va ad aggiungersi ai premiati delle edizioni passate: la start up agricola Maramao, il casaro Guglielmo Locatelli, i pescatori di Lampedusa e l'associazione Libera Terra. 

La cerimonia di consegna si terrà il 4 maggio nella Abbazia di Fontanella a Sotto il Monte Giovanni XXIII. Il riconoscimento – consistente in 5.000 euro: semplice, ma significativa somma, congiuntamente ad un manufatto artistico realizzato dalla scuola Ricchino di Rovato che riunisce i tre elementi pietra, pianta e cuore che simboleggiano i principi ispiratori del Premio – è destinato alle realtà impegnate in progetti dalla forte valenza etica nell'ambito dei prodotti di qualità. “Il premio vuole essere un contributo per le piccole realtà portatrici degli ideali di Francesco, giornalista di rigore nel campo dell'enogastronomia, appassionato scalatore e cittadino impegnato nel sociale” spiega la moglie Antonella Colleoni, a capo del Comitato. Un'occasione, dunque, per perpetuarne la memoria e la filosofia di vita.

A seguire, per chi desiderasse dare il proprio sostegno a questa iniziativa, si svolgerà una cena a pochi passi dall'Abbazia sostenuta dall'associazione di cuochi bergamaschi Ingruppo (www.ingruppo.bg.it) . Un menu studiato da rinomati cuochi e ristoratori del territorio, quali lo chef dell'agriturismo Cavril – dove si terrà la cena –, gli chef dei ristoranti Loro, Antica Osteria dei Camelì, Lio Pellegrini e del ristorante Da Vittorio. Una sottoscrizione a premi realizzata grazie alla partecipazione di alcune aziende agroalimentari e cantine concluderà la serata in ricordo dell'amico Francesco.

Programma: ore 18.30 Consegna del Premio Francesco Arrigoni 2017 – Abbazia Sant'Egidio in Fontanella, Sotto il Monte Giovanni XXIII (BG); ore 20 Cena di beneficenza presso Agriturismo Cavril – Sotto il Monte Giovanni XXIII (BG) (contributo a persona di € 55)

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Roberto Vitali
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Roberto Vitali

Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990)  poi trasformato in  “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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