I CASONCELLI BERGAMASCHI DELLA POKER GRADITI DALLE "DONNE DEL VINO"

I casoncelli della Bergamasca, confezionati dal Raviolificio Poker di Albano Sant’Alessandro (Bg) seguendo la ricetta ufficiale della Camera di Commercio di Bergamo, hanno entusiasmato i circa 300 invitati che hanno partecipato a Verona alla festa per i 30 anni di costituzione della Associazione Nazionale Le Donne del Vino. Il raviolificio, guidato da Rosa Carissimi con il marito Giuliano Brignoli, è stato coinvolto nei festeggiamenti da Elena Miano, delegata per la Lombardia della Associazione Donne del Vino. Gli ottimi casoncelli della Poker, quindi, hanno degnamente rappresentato un prodotto tipico e delizioso della gastronomia lombarda.


Le Donne del Vino sono 780 professioniste che lavorano attivamente in questa filiera: agronome, enologhe, produttrici, enotecarie e ristoratrici, docenti, sommelier, giornaliste, responsabili della comunicazione e del marketing. Vivono in prima persona questa professione, ne sono la forza portante e si distinguono per la tenacia con la quale hanno dovuto farsi strada in un mondo, fino a trent’anni fa, totalmente maschile. Siamo ormai alle seconda generazione delle Donne del Vino, le madri accolgono in azienda le figlie, affidando loro il compito di far crescere le aziende utilizzando moderne tecnologie in cantina e fuori.


La presidente nazionale Donatella Cinelli Colombini ha bene riassunto il percorso fatto da questa associazione, diffusa in tutta l’Italia ed unica al mondo. Un trentesimo compleanno festeggiato nel centro di Verona, a conclusione di un Vinitaly intenso, dove le Donne del Vino sono state protagoniste con una serie di incontri, convegni e degustazioni.


Il raviolificio Poker dal 1958 produce e distribuisce ogni giorno paste fresche ripiene, gnocchi e pasta all’uovo. Con l’ impegno e le scelte fin qui operate, Poker ha sviluppato una precisa identità qualitativa e di mercato, mantenendo l’impronta artigianale che la caratterizza fin dalla nascita. Aggiornamenti tecnologici, investimenti per il risparmio energetico e per la salvaguardia dell’ambiente, rispetto dell’etica professionale nel rapporto con dipendenti , clienti e fornitori, massima attenzione alla scelta delle materie prime, fanno di Poker un’azienda apprezzata anche sui mercati esteri.



La gamma dei prodotti, tutti realizzati senza glutammato, conservanti e Ogm, si sviluppa su due filoni : ricette nate dalla cucina tradizionale del territorio bergamasco e alcune novità, frutto di una costante ricerca gastronomica e della collaborazione con chef di provata esperienza. «Produrre ciò che vorremmo acquistare come consumatori è la nostra filosofia», sostiene Rosa Carissimi.

Produzione e fatturato sono costantemente cresciuti, così come è cresciuto l’export in mezza Europa. Confezioni di “Casonsèi de la Bergamasca” e di “Scarpinòcc de Par” (le ricette sono quelle ufficiali codificate dalla Camera di Commercio) arrivano costantemente in Germania, Portogallo, Francia, Repubblica Ceca, Lussemburgo e anche sul mercato svizzero. In Italia i prodotti Poker sono richiesti da ristoranti, grossisti, catering, gastronomie e negozi specializzati. Mercati sempre più ampi, ma sempre salvaguardando la forte impronta artigianale. Per la linea “I Freschissimi” (durata 6 giorni), Casonsèi e Scarpinòcc sono preparati a mano e non pastorizzati. Se in atmosfera protettiva, la durata può arrivare a 15 giorni dal confezionamento (altri prodotti possono arrivare anche a 30 giorni). Sapori della terra bergamasca e non solo, ricette tradizionali e innovative, frutto di ricerca gastronomica e collaborazione con chef d’esperienza: sono oltre 40 le specialità del Raviolificio Poker.


«La filosofia di base – spiega Rosa Carissimi - si traduce nell’utilizzo di materie prime di alta qualità, principalmente fresche e non pre-trattate, nell’assenza totale di conservanti aggiunti, di addensanti nei ripieni e di esaltatori di sapidità. La costante innovazione tecnologica consente di mantenere pressoché inalterate le caratteristiche organolettiche e nutritive del prodotto fino alla scadenza».

NELLA FOTO, ROSA CARISSIMI E GIULIANO BRIGNOLI.


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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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