FIERA AGRICOLA: PREMI AI BERGAMASCHI MOLOGNI E CARMINATI

Nell'ambito della Fiera agricola di Verona, la Fiesa Confesercenti nazionale ha premiato due commercianti bergamaschi che si sono distinti nella loro professione.

Lorenzo Carminati, titolare dell’omonima macelleria equina di via Broseta, è stato premiato “per passione, impegno, qualità, ricerca: tutto in un piccolo negozio che è una perla per la città”. Carminati si è visto riconoscere il valore dell’attività aperta nel 1988, dopo aver lasciato un posto da ragioniere. La ricerca dei prodotti genuini e a kilometro zero è la caratteristica che gli ha permesso di conquistare nel tempo un’affezionata clientela.


Premio anche per Valerio Mologni e il figlio Vittorio (nella foto), titolari della “Bottega del buongustaio” di via Borfuro, nel centro di Bergamo Bassa, un luogo dove, secondo la motivazione, “la storia, la tradizione e la qualità si sposano con l’innovazione, la passione e la professionalità, con sapori e saperi che si tramandano di padre in figlio”. E’ dal 1970 che la salumeria gastronomia della famiglia Mologni rappresenta un punto di riferimento per i buongustai bergamaschi e non solo. Fino al 1986 l’attività era esercitata in un piccolo negozio, poi il trasloco in un locale più grande, appena pochi metri più in là, ha consentito il definitivo salto di qualità, fino a diventare tavola calda e apprezzato wine bar.


La premiazione si è svolta durante un importante convegno organizzato da Fiesa e Assomacellai sul tema della qualità e della sicurezza alimentare, che è servito anche a fare il punto sul settore della carne, ancora condizionato, come tutto il comparto alimentare, dai postumi della crisi iniziata nel 2008. Nel 2017, secondo i dati presentati durante l’evento, il consumo di carne è però tornato a crescere: +2% bovina, +0,6% avicola, +1,2% suina.

Tra gli interventi della Fiera si è registrato anche quello di Mario Rossoni, macellaio di Verdello e presidente del Gruppo italiano carni equine, che ha sottolineato l’impegno dell’associazione per l’introduzione dell’anagrafe unica e del passaporto europeo, che consentiranno di semplificare e garantire le procedure di identificazione degli equini.

Roberto Vitali


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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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