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Confezioni di ravioli con
diciture in cirillico, altre con scritte in arabo, altre ancora in inglese,
oltre naturalmente all’italiano. Sta diventando sempre più internazionale il
raviolificio-pastificio Lombardini srl di Canonica d’Adda, in provincia di
Bergamo, una azienda famigliare nata nel 1957 per iniziativa di nonno Pietro e
nonna Giulia, originari di
Sant’Arcangelo di Romagna, continuata da papà Luciano con mamma Gaia e ora gestita
con crescente successo dai due figli Luca e Stefano, che festeggiano i 60 anni
dell’azienda e guardano sempre più al mercato mondiale.
«Mentre i consumi interni continuano a diminuire –
osserva il sale manager Stefano – è ormai diventato indispensabile esportare.
La tradizione della pasta e della sfoglia italiana è conosciuta e stimata nel
mondo, la nostra famiglia poi è di origine romagnola, quindi non abbiamo
nessuna paura di sottoporci al giudizio degli importatori stranieri. Se c’è la
qualità si riesce anche a spuntare un certo prezzo».
“Una sfoglia lunga 60 anni” è
lo slogan del raviolificio Lombardini, che oggi produce a Canonica ravioli con
ripieni diversi, tortellini, sfoglie, pasta all’uovo ripiena e pasta fresca,
tutti prodotti che – anche surgelati - sempre più prendono la via dell’estero.
Il raviolificio occupa attualmente una dozzina di persone. Nel 2016 il fatturato ha superato i 3 milioni di euro.
Il 40 per cento del prodotto va all’estero. «Lo scorso anno – ricorda Stefano –
abbiamo consumato 29 milioni di uova, impiegati 720 mila chilogrammi di farina,
consumati oltre 4 mila chilometri di plastica per sacchetti e spedito 210 mila cartoni da imballaggio».
«I nostri mercati esteri più
importanti – afferma Luca, direttore amministrativo - sono la Russia (dove siamo presenti nei
supermercati X5), Dubai, Catar (nei supermercati Jawad), in Spagna con il
gruppo Carrefour. Con la Metro International siamo distribuiti, oltre che in
Italia, in Bulgaria, Russia Romania, Ucraina. Serviamo anche la catena mondiale
Sbarro, pizzerie con ristorante, presenti anche in Russia, Arabia Saudita e
Filippine».
Nel 2010
nasce sotto il marchio «Jaudaalia» («Alta
Qualità» in lingua araba) una linea certificata Halal di pasta ripiena,
fresca e congelata: tortellini e ravioli alla carne Halal, alla ricotta e spinaci, al
radicchio, ai funghi, ai formaggi. Sono prodotti particolari per la clientela
di fede mussulmana, sempre più numerosa anche in Italia. Secondo coloro che
aderiscono a questa filosofia, perché la carne sia considerata cibo halal deve
essere stata macellata secondo le linee guida della tradizione islamica.
Nel 2012 dalla tradizione di
Mamma Gaia nasce una linea fast: “ravioli da passeggio" in bicchierino.
«Questi tortellini da passeggio – osserva Stefano – rappresentano il nostro
business futuro. Stiamo trattando per l’esportazione in Cina di tortellini surgelati
e sughi disidratati. In loco verranno cucinati e conditi, messi in un bicchierino
da passeggio per il consumo immediato. Lo stesso puntiamo a fare con la Spagna, soprattutto per quanto
riguarda la presenza su treni e aerei».
La Lombardini srl opera
secondo la procedura Haccp ben prima che nel 1999 diventasse obbligatoria; nel 2005 si è certificata Iso 9001; nel 2007 si è certificata Ifs e Brc e nel 2011 Iso 22000.
Nel 2007 sono stati
ristrutturati i locali di produzione e confezionamento, con temperature
ambientali controllate e asettiche. Gli impianti, completamente in acciaio
inox, sono in linea continua ed il prodotto, dalla miscelazione al
confezionamento, non viene mai toccato da mani umane. Gli automatismi di
controllo e la supervisione diretta dei proprietari assicurano qualità ottimale
e costante della produzione, come richiesto dalle certificazioni. Qualità
assicurata anche dal ristretto numero di fornitori selezionati e dalle collaudate formule dei ripieni,
confermate da decenni di tradizione e con assenza totale di conservanti.
Roberto Vitali
Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981