DA ARRIGONI UN GORGONZOLA LEGGERMENTE PICCANTE AFFINATO IN VINACCE DI PASSITO DI PANTELLERIA

Il Rossini è un formaggio erborinato, prodotto con buon latte vaccino e affinato per un periodo di circa due mesi in vinacce di Passito di Pantelleria. Questa lavorazione conferisce al Rossini un gusto leggermente piccante ma allo stesso tempo dolce, ricco di sentori di albicocche e mandorle, sapori e profumi tipici dell’isola siciliana.


Le sue caratteristiche lo rendono ideale in accompagnamento con miele montano di castagno o con confetture di arance amare e fichi mediterranei.


Il Rossini fa parte degli “Unici”, la linea di Arrigoni Battista (con stabilimento a Pagazzano in provincia di Bergamo) che comprende prodotti caratterizzati dall’assoluta unicità, perché pietre miliari della tradizione casearia italiana o perché frutto della capacità interpretativa dei casari e degli affinatori dell’azienda.

Caratteristiche del Rossini Arrigoni:

- Sapore: autorevole, lievemente piccante, con un leggero retrogusto dolce dato dal caratteristico affinamento in vinaccia

- Pasta: bianca o paglierina, burrosa e fondente, screziata per lo sviluppo di muffe

- Crosta: leggermente umida e increspata di un tipico colore ramato

- Stagionatura: 70 giorni di stagionatura + affinamento

- Ingredienti: latte vaccino, sale, caglio, vinacce di Passito di Pantelleria

- Dove si trova: banco taglio delle migliori gastronomie

I Premi:

2017 - Medaglia Bronze al World Cheese Awards di Londra (UK)

2013 - Medaglia di Bronzo al Concours International del Fromages et Produits Lantiers De Tours (FR)

2010 - Medaglia Super Gold al World Cheese Awards di Birmingham (UK)

2006 - Premio Attrattività al Cibus Parma

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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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