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Il prestigioso Premio Guido Tarlati
dell'Associazione Cuochi di Arezzo è andato quest’anno ad Alberto Lupini,
direttore di 'Italia a Tavola', una delle testate più rilevanti per il mondo
Horeca e di 'RistoTv.it'. La cerimonia di premiazione è avvenuta all’Hotel
Planet di Rigutino (Ar) nel corso di una serata di gala organizzata dalle
'berrette bianche' aretine alla presenza di oltre duecento commensali.
«La consegna del premio, giunto alla sua
ventiquattresima edizione, è per la nostra associazione il momento più solenne
– ha sottolineato Gianluca Drago, presidente
dei cuochi aretini – e la scelta di premiare
Alberto Lupini è il giusto riconoscimento nei confronti di un serio professionista della
comunicazione, che ha dato l’opportunità a numerosi ristoratori ed esperti del
territorio aretino di far conoscere e apprezzare i nostri prodotti insieme alle
tradizioni e all’arte gastronomica che ci contraddistingue».
Il premio Tarlati affonda le sue radici nella
tradizione locale, ispirandosi all’omonimo vescovo aretino vissuto alla fine
del 1300 che ha lasciato in eredità ai cuochi aretini numerose ricette, fra cui
la famosa “Zuppa di pollo dei Tarlati”,
ricetta oggi contesa tra aretini e francesi perché sembra abbia dato origine
alla più famosa “Zuppa di pollo francese”.
Nel corso della serata di gala sono stati assegnati altri premi: all'azienda
agricola e agrituristica 'Fattoria le Rocche' (Premio Simone Fracassi) per
l'adesione al progetto Campagna Amica di Coldiretti; ai coniugi Rossana Del
Santo e Nicola Impallomeni (Premio Boscovivo) per la 'dedizione e
professionalità nella divulgazione dell'arte culinaria aretina'; a Santino
Cenci (Premio cuoco anziano 2016).
In anteprima alla consegna del Premio Tarlati si è
tenuta nell’auditorium Montetini di Arezzo, alla presenza del prefetto
Alessandra Guidi, una tavola rotonda sul tema “Arezzo sosta golosa” con i
contributi dei massimi esponenti delle istituzioni ed associazioni locali. E’
stato assunto l'impegno di creare una 'squadra' in grado di promuovere
l'immagine dell'intero comprensorio aretino in Italia e nelle principali
manifestazioni di settore del turismo e dell’enogastronomia. L'interessante dibattito è stato coordinato dal giornalista enogastronomico Claudio Zeni.
Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981