Goloso e Curioso
Pasticceria Dalla Bona di Montegrotto Terme, dolcezze e solidarietà

Pasticceria Dalla Bona di Montegrotto Terme, dolcezze e solidarietà

A Montegrotto è ormai un modo di dire: “Dai, andiamo da dalla Bona”. E vale sia per un caffè, per una colazione con ottima pasticceria, per un aperitivo o per una pausa tè a metà pomeriggio… La grande e scintillante pasticceria che sorge davanti all’antica chiesa di Montegrotto è anche il punto di partenza per tanti camioncini carichi di dolcezze che ogni mattina raggiungono un centinaio di bar della provincia per rifornirli di brioche fresche. Di Dalla Bona sembra di conoscere già tutto, tanto che per molti è sinonimo stesso di pasticceria. Però basta dedicare uno sguardo più attento alla famiglia che gestisce il locale, alle persone che si alternano durante il giorno alla cassa, per capire che dietro Dalla Bona c'è una storia. Una lunga e bella storia. Una storia che inizia sull'Altopiano di Asiago grazie Natalino Dalla Bona, ovvero di quel signore anziano che per anni era solo alla cassa: è lui il fondatore della pasticceria. L’azienda ha appena compiuto 50 anni. La storia inizia dall'altopiano perché il nonno di Natalino, Antonio, era di Busa della Campanella (Gallio), lungo la strada per Foza, e ogni anno d'inverno scendeva in pianura a Montegrotto (allora San Pietro in Montagnon) con il suo gregge. Finché scelse di stabilirsi per comodità nella zona, in una grande casa rurale in via Caposeda. Furono anni di fatiche e di lutti familiari. Natalino decise di aprire la sua prima pasticceria in via Plinia nel 1963 firmando una valanga di cambiali, sostenuto solo dalla compianta moglie Franca che per tanti anni lo ha affiancato nel lavoro. Il trasferimento nel primo negozio in via Roma è del 1988. Poi, nel 2010, l'apertura dell'attuale bellissima pasticceria-caffetteria, una delle più grandi del Veneto. Ora sono i figli Roberto e Alessandro a condurre il locale. «La nostra più grande soddisfazione _ confessa Roberto, che come il papà vive il negozio e il laboratorio di via Petrerca come una seconda casa _ sono i nostri 12 dipendenti, tutti bravi. Molti di loro sono qui da quando erano garzoni, come Renato Cusin, il mitico Pipa, con noi fino alla pensione». Il laboratorio (aperto dal 1973) sorge poco lontano: è una dolce fucina attiva giorno e notte. Se la frequentatissima caffetteria, che apre ogni mattina alle 5, è la vetrina degli ottimi prodotti di Dalla Bona (30 metri di esposizione), il laboratorio rivela l'origine della qualità. Che parte dalla materia prima. "Nessun compromesso _ dice Roberto _ solo cose naturali, buone e sane. Il caffè del tiramisù è l'espresso, l'uovo non è quello in polvere ma quello fresco di allevamento, la frutta è fresca di banco...».Colazioni fino alle 11, poi aperitivi e nel pomeriggio caffetteria e ancora aperitivi. I dolci più gettonati? Il millefoglie, il tiramisu e la meringa (brevettata). E poi tantissimi altri. Anche il gelato naturale va forte. Un inciso: Roberto Dalla Bona è da anni impegnato in iniziative di solidarietà con la Polisportiva Montegrotto. In occasione di Telethon, nel dicembre scorso, con i suoi amici ha raccolto durante una cena all’Hotel Apollo qualcosa come 16 mila euro. E il prossimo anno Roberto e al Polisportiva vogliono battere anche questo record.

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RENATO MALAMAN
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RENATO MALAMAN

RENATO MALAMAN

Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo.
Coautore di  numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste, dal 2004 è ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto" e attualmente dirige la collana "Italia nel piatto" dell'editore Il Poligrafo.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto. Per quanto riguarda il turismo ha visitato finora 111 paesi del mondo. Fa parte del Gist, associazione della stampa turistica di cui ha ricoperto la carica di delegato regionale e consigliere nazionale. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau.

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