Goloso e Curioso
Food Sharing, al Box Caffè di Padova rivive il rito della condivisione

Food Sharing, al Box Caffè di Padova rivive il rito della condivisione

Eccola la novità. Una novità che però affonda le sue radici in una tradizione dimenticata. Oggi si chiama “sharing” e fa tendenza. Ma altro non è che il concetto di “condivisione” che un tempo era alla base dello stare a tavola. Per condividere il cibo, ma anche per socializzare e mantenere vivere certe tradizioni. Spesso legandole a una ritualità tramandata da generazioni (specie nelle campagne), basti pensare alla polenta versata bollente nel tagliere per poi essere tagliata a fette con il filo da cucito per farne bocconi da intingere all’aringa appesa al soffitto o da accompagnare al salame appena affettato o allo spezzatino di carne. Sharing è il principio ispiratore di un nuovo modo di vivere la tavola che il Box Caffè di Padova presenta nel menu autunnale. “Il Food Sharing” spiega Marco Benetazzo, titolare del locale di Prato della Valle e di quello “gemello” in Galleria Borromeo “è un modo diverso di vivere il momento del pasto al ristorante e renderlo più coinvolgente e più aggregante. Riscoprendo, in un certo senso, i valori e riti della nostra civiltà contadina. Ritrovando il piacere di farlo insieme ai propri cari o agli amici”. Il Food Sharing vuole essere il prototipo di una ristorazione giovane e moderna, che fa tendenza ma che si richiama anche ai valori del passato. Cibo da condividere, dunque, al centro del tavolo in un grande piatto, su una pirofila o su un tagliere per permettere ai commensali di godere del piacere della condivisione. Un aspetto finora inesplorato della cosiddetta “Sharing Economy” che puntando alla condivisione di un bene sta cambiando l’approccio sociologico alla nostra vita quotidiana. Quattro i piatti di Food Sharing che il Box Caffè di Padova ha finora introdotto in menù. Si va dalla classica “orecchia di elefante”, che altro non è che una gigantesca cotoletta di vitello, al branzino intero presentato al tagliere, come pure il pollo gigante da 4 chilogrammi. Da condividere al centro del tavolo del Box anche il rombo “in tecia”. Questi piatti possono essere condivisi da due, tre o quattro persone. La novità, introdotta da qualche giorno, è stata accolta con entusiasmo, sia a pranzo che a cena. Tanto che il Box annuncia di aggiungere qualche altro piatto da condividere. Magari della tradizione.

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RENATO MALAMAN
Food sharing, al box caffè di padova rivive il rito della condivisione

RENATO MALAMAN

RENATO MALAMAN

Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo.
Coautore di  numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste, dal 2004 è ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto" e attualmente dirige la collana "Italia nel piatto" dell'editore Il Poligrafo.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto. Per quanto riguarda il turismo ha visitato finora 111 paesi del mondo. Fa parte del Gist, associazione della stampa turistica di cui ha ricoperto la carica di delegato regionale e consigliere nazionale. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau.

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