Goloso e Curioso
Cena di gala dei Ristorantori Padovani in piazza a Monselice, fra arte e gusto

Cena di gala dei Ristorantori Padovani in piazza a Monselice, fra arte e gusto

Gusto e suggestione, art e ambiente. Sono questi gli ingredienti protagonisti della serata di gala gastronomico-culturale che si terrà martedì prossimo 4 luglio in piazza mazzini a Monselice.

Dopo il successo delle edizioni passate torna “La Notte Magica dei Ristorantori Padovani - Cena di Gala sotto le stelle”, uno degli appuntamenti culinari proposti dai Ristorantori Padovani dell'Ascom e oggettivamente uno degli eventi  fra i più importanti del nostro territorio.

Nello scenario di Piazza Mazzini con la suggestiva quinta della torre civica, a Monselice, martedì della prossima settimana, 4 luglio 2017, a partire dalle ore 20 andrà in scena (perché quasi di una piéce teatrale si tratterà) la cena di gala, accompagnata da intrattenimento musicale e spettacoli di danza.

La piazza, com'è nella tradizione dei Ristorantori Padovani che hanno sempre riservato un'attenzione del tutto particolare anche agli aspetti scenografici e coreografici degli eventi, sarà il suggestivo teatro dove raffinatezza, gusto ed eleganza ben si sposeranno con l'ambiente medievale di Monselice.

La serata del 4 luglio sarà un evento unico. L'obiettivo dei Ristorantori Padovani sarà quello di coniugare valori e cultura del territorio traducendoli, in modo creativo, nella proposta che i rappresentanti dell'alta cucina padovana hanno preparato per l'occasione. 

Così il filetto di anguilla (bisato, in dialetto) che seguirà il gran buffet di benvenuto, sarà un omaggio al "Bisato", ovvero il canale che attraversa la città della Rocca caratterizzandone alcuni angoli suggestivi. 

Così come fa parte di un'antica tradizione la raccolta dei capperi che, spontaneamente, crescono negli anfratti delle storiche mura cittadine sul pendio della Rocca, lungo via del Santuario

Per qualcuno sarà una sorpresa scoprire che il "contado" monselicense nasconde il tartufo nero che accompagnerà i tortellini in  sfoglia sottile, mentre la guancetta di vitello stesa su letto di patate viola offrirà l'occasione per verificare quante e quali siano le tipologie di verdure che qui vengono prodotte in un trionfo di biodiversità di cui dobbiamo andare fieri ma che ci obbliga anche ad un ruolo di "custodi" di una ricchezza che il consumo del suolo rischia di mettere in serio pericolo.

Quasi obbligatorio un dessert intitolato alla "Rocca", il colle di Monselice che compare non solo nello stemma cittadino, ma costituisce il riconoscimento stesso della città e, per i suoi abitanti, la visione tranquillizzante del "ritorno a casa", sia nel lungo che nel breve periodo.

La chiusura con il "brodo di giuggiole" è un omaggio a una delle coltivazioni più tipiche e, al tempo stesso, più inusuali del territorio che sono, per l'appunto, le giuggiole alle quali, ogni anno, Arquà Petrarca dedica una specifica manifestazione.

Persino il Caffè dell'antica torrefazione Fabris di Monselice è un'eccellenza locale, così come lo sono i vini delle straordinarie aziende che in questi anni si sono imposte sui mercati internazionali.

La storia che la piazza, la torre, la loggia, la chiesa di San Paolo e il complesso di Ca' Marcello esprimeranno al solo sguardo, troverà anche un riferimento nel "Sangue Morlacco", il liquore di casa Luxardo il cui nome è stato coniato nientemeno che a Gabriele D'Annunzio alla mensa di Fiume.

"La cucina è l'essenza stessa di una comunità e di un territorio" sottolinea Giorgio Borin, presidente dei Ristorantori Padovani "Non per nulla l'Italia vanta tante e tali diversità che ne fanno l'oggetto del desiderio di milioni di turisti.Forse per troppo tempo l'abbiamo sottovalutata, come per troppo tempo abbiamo sottovalutato, e in parte continuiamo a farlo, l'incredibile valore che ha il turismo per la nostra economia. Se pensiamo che possano essere i centri commerciali a farci decollare, abbiamo sbagliato tutto. Il nostro vero tesoro sta in questo ambiente naturale eccezionale, in questi borghi medievali straordinari, in questa cultura del cibo che da esigenza del corpo è diventata soprattutto opportunità per l'intelletto.Cibo anche per la mente, insomma".

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RENATO MALAMAN
Cena di gala dei ristorantori padovani in piazza a monselice, fra arte e gusto

RENATO MALAMAN

RENATO MALAMAN

Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo.
Coautore di  numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste, dal 2004 è ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto" e attualmente dirige la collana "Italia nel piatto" dell'editore Il Poligrafo.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto. Per quanto riguarda il turismo ha visitato finora 111 paesi del mondo. Fa parte del Gist, associazione della stampa turistica di cui ha ricoperto la carica di delegato regionale e consigliere nazionale. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau.

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