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WINE SPECTATOR PROMUOVE SANTAGOSTINO

WINE SPECTATOR PROMUOVE SANTAGOSTINO

Dopo i 90 punti di Robert Parker, un altro prestigioso riconoscimento si aggiunge al ricco palmares del Santagostino Rosso 2011 di Firriato. Wine Spectator, la rivista più influente nel mondo del vino, assegna uno straordinario punteggio di 91 punti a questa etichetta storica del brand siciliano conosciuto in tutto il mondo. Un successo inarrestabile per un’etichetta entrata nel cuore di tanti appassionati winelovers.
“Santagostino Rosso – dichiara Federico Lombardo di Monte Iato, responsabile marketing di Firriato – è un vino elegante che non finisce mai di emozionare chi lo beve. Etichetta icona di Firriato, è considerato uno dei migliori vini rossi siciliani per piacevolezza e bevibilità. Un pioniere nell’associazione di uve internazionali e autoctone, dove la carica espressiva del Nero d’Avola incontra tutta l’eleganza del Syrah. Oggi, questo riconoscimento di Wine Specatator, ci rende orgogliosi e ci conferma la validità di una scelta che coniuga tradizione e innovazione”.
Un risultato di grande evidenza che premia, ancora una volta, la filosofia produttiva di un’azienda che ha dedicato tutta se stessa ad un progetto imprenditoriale centrato sulla valorizzazione dell'unicità del terroir siciliano: dalle tenute della provincia di Trapani, l’area più vitata d’Europa, fino ai vigneti posti alle pendici dell’Etna, passando dalla viticultura praticata sull’ isola di Favignana. Il Santagostino Rosso nasce a Baglio Sorìa, nel cuore della Sicilia occidentale, dove la brezza di mare arriva a toccare le eleganti geometrie del vigneto. Qui, negli anni’80, ha avuto inizio il grande sogno della maison Firriato: la tenuta è immersa in uno dei angoli più autentici e affascinanti della Sicilia e i vigneti si inseriscono armoniosamente in uno scenario naturale mozzafiato confinante con la riserva naturale delle saline di Trapani e Paceco. I vitigni internazionali riescono a esprimere al meglio le proprie potenzialità qualitative, in quanto le favorevoli condizioni pedoclimatiche del territorio di Sorìa riescono ad assicurare una sincronia perfetta tra la maturazione zuccherina e quella fenolica. Il Syrah, presente nel Sant’Agostino Rosso, risulta particolarmente caratterizzato da tannini eleganti, mentre sul fronte degli autoctoni, il Nero d’Avola regala persistenza e una classe impareggiabile a un vino che è ormai entrato nella storia della moderna enologia siciliana.

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Morello Pecchioli
Wine spectator promuove santagostino

Morello Pecchioli

Morello Pecchioli

Direttore di Golosoecurioso. Giornalista professionista. Archeogastronomo. È stato caposervizio del giornale L’Arena di Verona. Ha scritto i libri “Il Bianco di Custoza”; “Il rosto e l’alesso, la cucina veronese tra l’occupazione francese e quella austriaca”; “Berto Barbarani il poeta di Verona”. Scrive per la rivista nazionale dell'Associazione italiana sommelier "Vitae", per "Il sommelier veneto" e per il quotidiano nazionale La Verità diretto da Maurizio Belpietro. Ha collaborato, con Edoardo Raspelli, alla Guida l’Espresso. È ispettore della guida "Best gourmet dell'Alpe Adria". Ha vinto i premi Cilento 2006; Giornalista del Durello 2007; Garda Hills 2008. Nel 2016 ha avuto il prestigioso riconoscimento internazionale Premio Ischia per la narrazione enogastronomica. Nel 2016 ha scritto il libro "Le verdure dimenticate" e nel 2017 "I frutti dimenticati", pubblicati entrambi da Gribaudo. Sempre per Gribaudo ha scritto "Il grande libro delle frittate". In collaborazione con Slow Food ha pubblicato nel 2018 il volumetto sul presidio "Il broccoletto di Custoza".
Indirizzo mail: morello.pecchioli@golosoecurioso.it

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