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I VINI VULCANICI AD EXPO 2015

I VINI VULCANICI AD EXPO 2015

Ad Expo 2015 il Consorzio del Soave sarà capofila di un importante progetto nazionale avente per tema i vini bianchi da suolo vulcanico. In questo senso mi sono già attivato personalmente interloquendo con il Governo e il Ministero dell'Agricoltura».
Queste le parole dell’On. Gianni Dal Moro, che hanno ufficialmente confermato l'attenzione al ruolo di capofila del Consorzio del Soave nell’ambito dell’ambizioso progetto Volcanic Wines, pronunciate durante la cerimonia di inaugurazione di Soave Versus, la tre giorni dedicata alle migliori interpretazione del “Bianco d’Italia” per eccellenza, recentemente conclusasi alla Gran Guardia di Verona.
Gli ha fatto eco Giovanni Mantovani, direttore generale di VeronaFiere, anch’egli presente all’inaugurazione, che ha sottolineato come da parte della fiera vi sia la massima disponibilità alla collaborazione e al gioco di squadra in vista dell’Esposizione Universale.

Volcanic Wines cresce e soprattutto si accredita a livello istituzionale.
Del resto il format, nato da una evoluzione del progetto Vulcania, ideato dal Consorzio del Soave cinque anni fa, vanta oggi il nuovo marchio collettivo, a disposizione delle aziende e dei consorzi che vogliano fregiarsene, previa la presenza dei requisiti.
L’ufficializzazione è avvenuta in occasione di ViniMilo, la kermesse delle eccellenze enologiche della Sicilia che si è recentemente conclusa nel Catanese, col coinvolgimento del Consorzio del Soave, Consorzio Tutela Vini Etna doc, il Consorzio Tutela Vini dei Campi Flegrei, il Consorzio Tutela Bianco di Pitigliano, il Consorzio Tutela Vini di Gambellara, il Consorzio Tutela Vini Lessini Durello, il Consorzio Vini doc Colli Euganei, il Consorzio di Tutela Vini d’Ischia, il Consorzio di Tutela Vini del Vesuvio, il Consorzio per la Tutela dei Vini Orvieto, l’Enoteca Provinciale della Tuscia.

Volcanic Wines offre grandi potenzialità sia come opportunità per lavorare in rete, sia per la flessibilità del format che opera su più fronti, dalla ricerca fino alla comunicazione. Tra le nuove proposte che sono maturate a Milo, di particolare interesse lo studio curato dal professor Attilio Scienza, che verrà poi utilizzato come base per un docu-film sul paesaggio italiano
Soddisfatti dell’iniziativa Giuseppe Messina, sindaco di Milo e Giuseppe Strano, assessore allo sviluppo economico, lavori pubblici, agricoltura e commercio.
Evento promosso anche da Giorgio Rovere, direttore del Consorzio Tutela Vini di Orvieto: «Entrare a far parte di Volcanic Wines significa inserirsi in una squadra di territori, di consorzi e aziende con possibilità amplissime di confronto. Vuol dire unire tante energie che puntano nella stessa direzione: quella di far conoscere la qualità dei nostri vini e l’unicità dei nostri territori».

«Il presidente dell’Enoteca Provinciale Tuscia, Leonardo Belcapo – ha sottolineato in sua vece Carlo Zucchetti - ha colto immediatamente l’opportunità di far parte di Volcanic Wines. Con un territorio come il nostro che fa parte del grande complesso vulcanico dei Monti Vulsini non potevamo  mancare. Il lavoro da fare con Volcanic Wines è rafforzare la nostra immagine, definire fin da ora i nuovi appuntamenti e puntare su Milano e Roma per completare un percorso promozionale importante in Italia, consolidando nel contempo la nostra presenza in campo internazionale».
Di estero ha parlato anche Edoardo Ventimiglia, presidente del Consorzio del Bianco di Pitigliano e Sovana: «è necessario consolidare i programmi di promozione nazionali e internazionali che ad oggi hanno dato ottimi riscontri. Penso a Volcanic Wines Montefiascone, Pitigliano Orvieto che si è svolta a inizio luglio, alla stessa Milo che ci ospita per il 5° anno e penso ai nuovi territori che si sono aggiunti quest’anno:  Tuscia, Orvieto e recentemente la  Sardegna, dove Volcanic Wines arriverà a fine settembre».
Volcanic Wines infatti, prima di arrivare ad Expo 2015, presenta in calendario altre numerose tappe. La prossima sarà in Sardegna, a Mongoro, dal 25 al 28 settembre.

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Morello Pecchioli
I vini vulcanici ad expo 2015

Morello Pecchioli

Morello Pecchioli

Direttore di Golosoecurioso. Giornalista professionista. Archeogastronomo. È stato caposervizio del giornale L’Arena di Verona. Ha scritto i libri “Il Bianco di Custoza”; “Il rosto e l’alesso, la cucina veronese tra l’occupazione francese e quella austriaca”; “Berto Barbarani il poeta di Verona”. Scrive per la rivista nazionale dell'Associazione italiana sommelier "Vitae", per "Il sommelier veneto" e per il quotidiano nazionale La Verità diretto da Maurizio Belpietro. Ha collaborato, con Edoardo Raspelli, alla Guida l’Espresso. È ispettore della guida "Best gourmet dell'Alpe Adria". Ha vinto i premi Cilento 2006; Giornalista del Durello 2007; Garda Hills 2008. Nel 2016 ha avuto il prestigioso riconoscimento internazionale Premio Ischia per la narrazione enogastronomica. Nel 2016 ha scritto il libro "Le verdure dimenticate" e nel 2017 "I frutti dimenticati", pubblicati entrambi da Gribaudo. Sempre per Gribaudo ha scritto "Il grande libro delle frittate". In collaborazione con Slow Food ha pubblicato nel 2018 il volumetto sul presidio "Il broccoletto di Custoza".
Indirizzo mail: morello.pecchioli@golosoecurioso.it

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