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SARA SIMEONI PREMIA IL GRAN BOLLITO

SARA SIMEONI PREMIA IL GRAN BOLLITO

Bolliti, in Italia, ne fanno tanti, ma il bollito con la pearà, salsa fatta con pane vecchio, midollo bovino, brodo buono di carne e tanto pepe, è solo veronese. A Isola della Scala, patria del riso vialone nano, il bollito con la pearà è di casa. Tanto che gli hanno dedicato una fiera e un concorso al quale partecipano le macellerie veronesi. Quest'anno il miglior bollito con la pearà è stato quello preparato dalla macelleria Saval di Verona. A sfidarsi nella finale le 4 macellerie - Stella 81, il Macellologo, Lino e appunto Saval  - che dal 7 novembre fino alla fine della fiera hanno preparato il tradizionale piatto veronese nei rispettivi stand allestiti all’interno della manifestazione. A decretare il vincitore è stata la giuria tecnica presieduta da Mario Giuliatti, presidente dell’associazione macellai veronesi, e composta da: Elio Mantovani (chef), Giulio Pigozzo (gastronomia Stella di Verona), Alessandro Salvelli (direttore servizio veterinario Ulss 22), Laura Zanella (esperta di cucina). Un riconoscimento è andato anche alla macelleria Il Macellologo di Gianni Brentaro, che ha ottenuto il miglior punteggio assegnato dalla apposita commissione che per diversi giorni della Fiera ha assaggiato la qualità dei piatti serviti dai 4 stand. Ciascuna macelleria ha preparato pearà, cotechino, lingua e carne. A consegnare i premi sono stati il presidente dell’Ente Fiera di Isola della Scala, Massimo Gazzani, e la madrina della serata Sara Simeoni (nella foto con i vincitori). “Questo evento sostiene la microeconomia delle nostre eccellenze locali. – ha spiegato Gazzani – Quelle di Isola della Scala non sono sagre, ma fiere, perché chi viene qui a cucinare ci mette la faccia e il proprio nome, e in questo modo può promuovere il suo prodotto e la sua attività di fronte a decine di migliaia di persone”.

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Morello Pecchioli
Sara simeoni premia il gran bollito

Morello Pecchioli

Morello Pecchioli

Direttore di Golosoecurioso. Giornalista professionista. Archeogastronomo. È stato caposervizio del giornale L’Arena di Verona. Ha scritto i libri “Il Bianco di Custoza”; “Il rosto e l’alesso, la cucina veronese tra l’occupazione francese e quella austriaca”; “Berto Barbarani il poeta di Verona”. Scrive per la rivista nazionale dell'Associazione italiana sommelier "Vitae", per "Il sommelier veneto" e per il quotidiano nazionale La Verità diretto da Maurizio Belpietro. Ha collaborato, con Edoardo Raspelli, alla Guida l’Espresso. È ispettore della guida "Best gourmet dell'Alpe Adria". Ha vinto i premi Cilento 2006; Giornalista del Durello 2007; Garda Hills 2008. Nel 2016 ha avuto il prestigioso riconoscimento internazionale Premio Ischia per la narrazione enogastronomica. Nel 2016 ha scritto il libro "Le verdure dimenticate" e nel 2017 "I frutti dimenticati", pubblicati entrambi da Gribaudo. Sempre per Gribaudo ha scritto "Il grande libro delle frittate". In collaborazione con Slow Food ha pubblicato nel 2018 il volumetto sul presidio "Il broccoletto di Custoza".
Indirizzo mail: morello.pecchioli@golosoecurioso.it

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