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Storie di bravi ragazzi alla trattoria Lizzarola, nel cuore del Lugana.
Bravi, coraggiosi, entusiasti. Giulia e Cristian, compagni nella vita e
nel lavoro, si muovono con attenzione, discrezione e gentilezza in sala;
Andrea è lo chef. Giulia Rusenenti ha mosso i primi passi- in senso
letterale-, alla Lizzarola. E’ il locale di famiglia. Nella copertina
del menù, quasi in filigrana, la si vede sul seggiolone tra i nonni
Danilo e Laura. Nata come fiaschetteria nel 1929, la Lizzarola si è
trasformata col tempo nella classica trattoria di campagna: vino del
territorio, pane e salame, trippe, merende, il campo di bocce... Quando
nonna Laura decise di smettere sembrava tutto finito. E invece Giulia ha
deciso di continuare trasformando la trattoria degli avi in un bel
locale di atmosfera confidenziale, arredato con gusto e dove ci si
accomoda volentieri ai tavoli e alle sedie habillées. A confermare la
scelta di Giulia, giovane donna di carattere, con varie esperienze nella
ristorazione, padrona del tedesco (cosa che sul Garda aiuta assai), è
stato Cristian Galati, 29 anni, scuola alberghiera di Valeggio alle
spalle e con una settennale formazione signorile nella Club House del
golf club di Verona.
Tris d’assi completo con l’arrivo di un cuoco
quarantenne di concretezza montanara (è di Bormio) e fantasia gardesana:
Andrea Bonetti. I piatti parlano per lui. Terra e lago. Territorio e
stagioni. Il menu è aggiornato quattro volte l’anno, ma i piatti top ci
sono sempre. Come il Piatto degustazione del Lago, colori e sapori
gardesani: persico in tempura, sarda in saòr, carpaccio di trota, luccio
in salsa con polentina gratellata. Buono il Prosciutto di cinghiale con
confettura alle cipolle di Tropea e pan brioche. Tra i primi piatti i
classici Bigoletti al torchio con sarde fresche di lago; gli
straordinari Tagliolini al grano saraceno (fatti in casa) mantecati alla
“Mogna” valtellinese con porcini; i Tortelloni alla lepre insaporiti al
tartufo nero.
Molto interessanti i piatti di carne di prima scelta:
Filetto di manzo in crosta di porcini e Monte Veronese; Chateubriand di
filetto di manzo alla brace; Costolette di cervo all’Amarone. La pagina
del pesce suggerisce, tra l’altro, il Lavarello con burro del Baldo e
salvia (ottimo), la Trota salmonata al sautè di peperoni sfumati al
balsamico di Modena.
Gioia per gli occhi e il palato i dolci fatti in
casa. Superbo il Tiramisù. Ottimi il Sorbetto al cucchiaio al pompelmo
rosa; la Pera cotta nel Recioto e servita con gelato alla cannella; la
Degustazione di cioccolata e la Crostata di noci con salsa zabaione.
La
carta dei vini propone una bella selezione di Lugana (ottimo il
Mandolara di Valerio Zenato) e di altri vini veronesi, ma si spinge
anche negli altri territori del lago. Quello che stupisce favorevolmente
è la modesta ricarica. “Il cliente”, afferma il giovane saggio
Cristian, “deve poter bere senza preoccuparsi del prezzo”.
E nemmeno
del dormire. Sopra alla trattoria c’è l’agriturismo condotto dai
genitori di Giulia, Maria Grazia e Gianni, 7 camere e tre appartamenti
tranquilli, riposanti.
Info: Località Lizzarola, 3 San Benedetto
di Lugana; Peschiera del Garda; tel. 045.7550906;
www.trattorializzarola.com; mail: info@trattorializzarola.com
Chiude il mercoledì
Carte di credito: tutte tranne l'American Express
Prezzo medio: 30-35 euro
Direttore di Golosoecurioso. Giornalista professionista.
Archeogastronomo. È stato caposervizio del giornale L’Arena di
Verona. Ha scritto i libri “Il Bianco di Custoza”; “Il rosto e l’alesso, la
cucina veronese tra l’occupazione francese e quella austriaca”; “Berto Barbarani il poeta di Verona”. Scrive per la rivista nazionale dell'Associazione italiana sommelier "Vitae", per "Il sommelier veneto" e per il quotidiano nazionale La Verità diretto da Maurizio Belpietro. Ha collaborato, con Edoardo
Raspelli, alla Guida l’Espresso. È ispettore della guida "Best gourmet dell'Alpe Adria". Ha vinto i premi Cilento 2006;
Giornalista del Durello 2007; Garda Hills 2008. Nel 2016 ha avuto il prestigioso riconoscimento internazionale Premio Ischia per la narrazione enogastronomica. Nel 2016 ha scritto il libro "Le verdure dimenticate" e nel 2017 "I frutti dimenticati", pubblicati entrambi da Gribaudo. Sempre per Gribaudo ha scritto "Il grande libro delle frittate". In collaborazione con Slow Food ha pubblicato nel 2018 il volumetto sul presidio "Il broccoletto di Custoza".
Indirizzo mail: morello.pecchioli@golosoecurioso.it