Goloso e Curioso
FRIULI, GALASSIA DEL GUSTO

FRIULI, GALASSIA DEL GUSTO

Il Friùli Venezia Giulia non è una regione, è una galassia. Di ambienti, umanità, culture, tradizioni, storie e lingue. Di gusto. Di sapori. Il modo migliore per capire questa terra è mangiarla. E berla. Per questo consigliamo ai ghiottoni erranti e ai viaggiatori gourmet di percorrere tappa per tappa la Via dei Sapori del Friuli Venezia Giulia, da Pordenone a Trieste, dalla Carnia alla laguna di Marano, dal Collio alle zone umide di Aquileia. Lungo questa strada aprono le loro porte venti ristoranti che sono chiese- così scrive il giornalista sommelier Walter Filiputti-, dove si celebra il sacro rito del mangiar bene.
Ogni locale è diverso dall’altro, ogni tavola è ricca di cultura e sapori. Tutte insieme fanno sintesi esaltando le ricette contadine, di mare, di montagna del Friùli. E mostrando come una cucina nata povera, che per secoli è vissuta di polenta, erbe, funghi, patate, pesci di fosso (solo sulle tavole dei ricchi si servivano pollastri, oche, faraone, maiali e i migliori pesci dell’Adriatico), abbia esaltato questi stessi cibi alla massima potenza del gusto.
Sulla Via dei sapori si incontrano i piatti della tradizione: jota, brovada, frico, gubana. E quelli dell’innovazione creati da grandi cuochi con ingredienti tipici: erbe della Carnia, polenta di Mortegliano (blave de Mortean), ortaggi, miele, olio extravergine di oliva, conserve. Da non perdere i prosciutti, San Daniele e Sauris, e i formaggi, Montasio e Frant in testa. Il tutto da accompagnare con i vini del territorio, autoctoni e internazionali: Friulano, Ribolla, Ucelut, Chardonnay, Sauvignon, Refosco, Schioppettino, Pignolo, Terrano, Picolit… Sì, il Friùli è un firmamento di bontà.
In quali ristoranti fermarsi a mangiare queste bontà uniche, originali e che caratterizzano l'identità di un popolo? Credo che lo si possa fare in moltissimi, ma personalmente abbiamo provato con grande soddisfazione e facendo il pieno di emozioni conoscendo personaggi incredibili "Da Toni" a Gradiscutta di Varmo (nella foto il piatto del Buon Ricordo), "Al Paradiso" nell'omonima località di Pocenia; "Da Nando" a Mortegliano, "La Subida" a Cormons che si trovano tutti lungo la Via dei Sapori. In Carnia abbiamo provato la fantastica cucina locale al "Cristofoli" di Treppo Carnico, al "Bellavisdta" di Ravascletto e al "Miramonti" di Arta Terme. Sono ristoranti e trattorie indimenticabili, non solo per i piatti saporiti e unici, ma anche per le atmosfere che si respirano, la cultura che trasmettono e, come detto, per le persone che vi si conoscono.

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Morello Pecchioli
Friuli, galassia del gusto

Morello Pecchioli

Morello Pecchioli

Direttore di Golosoecurioso. Giornalista professionista. Archeogastronomo. È stato caposervizio del giornale L’Arena di Verona. Ha scritto i libri “Il Bianco di Custoza”; “Il rosto e l’alesso, la cucina veronese tra l’occupazione francese e quella austriaca”; “Berto Barbarani il poeta di Verona”. Scrive per la rivista nazionale dell'Associazione italiana sommelier "Vitae", per "Il sommelier veneto" e per il quotidiano nazionale La Verità diretto da Maurizio Belpietro. Ha collaborato, con Edoardo Raspelli, alla Guida l’Espresso. È ispettore della guida "Best gourmet dell'Alpe Adria". Ha vinto i premi Cilento 2006; Giornalista del Durello 2007; Garda Hills 2008. Nel 2016 ha avuto il prestigioso riconoscimento internazionale Premio Ischia per la narrazione enogastronomica. Nel 2016 ha scritto il libro "Le verdure dimenticate" e nel 2017 "I frutti dimenticati", pubblicati entrambi da Gribaudo. Sempre per Gribaudo ha scritto "Il grande libro delle frittate". In collaborazione con Slow Food ha pubblicato nel 2018 il volumetto sul presidio "Il broccoletto di Custoza".
Indirizzo mail: morello.pecchioli@golosoecurioso.it

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