VENDITA ONLINE DI AMARONE
E DEI MIGLIORI VINI ITALIANI
ACQUISTA ONLINE
La visita di una città come Mamallapuram vale bene un viaggio in Tamil
Nadu. Mamallapuram, un tempo chiamata anche Mahabalipuram, permette sia
di rilassarsi in spiaggia, sia di girovagare tra i suoi magnifici
templi, magari concludendo la serata in uno degli ottimi ristoranti
della zona, in riva al mare. Vista la peculiarità del luogo, qui ci si
può fermare per qualche giorno e assaporare in pieno la grande cultura
indiana, la sua bellezza, la ricchezza dei suoi monumenti. Comodamente
raggiungibile da Chennai, da cui dista solo 65 km, a Mamallapuram si
trovava il porto che serviva Kanchipuram e ancora oggi è una città di
pescatori piena di negozietti e guest-house.
I monumenti per cui
Mamallapuram è famosa nel mondo risalgono alla dinastia Pallava che, in
uno dei periodi di maggior splendore, regnò sull’India meridionale tra
il I e l’VIII secolo d.C. Mamallapuram vuol dire la Città di Mamalla (il
grande lottatore), con cui veniva chiamato il grande sovrano Pallava
Narasimhavarman I (630-68 d.C.)e che aveva reso il luogo molto
importante anche come città portuale. Grazie al sovrano, oggi il mondo
ammira il tempio sulla spiaggia e i nove templi monolitici di
Mamallapuram, sito dell’umanità tutelato dall’Unesco. Il sito
archeologico è grande e permette di seguire sia lo sviluppo
dell’architettura religiosa nel sud dell’India, sia di ammirare la
particolare rete di cisterne e canali che portavano in loco l’acqua
dolce.
La Discesa del Gange o della Ganga, al femminile, a volte
indicata come la penitenza di Arjuna o del re Bhagirata, è un
bassorilievo scolpito su due enormi monoliti attigui. Il mito racconta
che il re Bhagirata fece scendere le acque del Gange dal cielo per
purificare le anime dei suoi avi; ben si rese conto che le acque celesti
avrebbero inondato la terra e dovette sottoporsi a dura penitenza per
convincere Shiva a fermare il disastro.
Shiva intervenne e fece
scivolare le acque tra i suoi capelli, disperdendo la grande e
pericolosa piena in tranquilli fiumi su tutta la terra. Anche gli
animali furono testimoni dell'evento, come è raffigurato su queste
rocce, 27 metri di bassorilievi alti 9 metri. L’opera viene anche letta
come la penitenza fatta da Arjuna, il mitico eroe guerriero celebrato
nel Mahabharata e nella Bhagavad Gita, per ottenere da Shiva le armi
invincibili.
Probabilmente le letture sono entrambe vere.
È
bellissimo vedere come la fenditura naturale della roccia, da cui
scendeva un vero ruscello, sia stata lavorata per farne un capolavoro
dove Ganga, Shiva e il culto del serpente divino, il Naga, siano fusi in
maniera sublime. Dei nove templi monolitici a forma di carro, i rathas,
i più noti sono sicuramente i cinque rathas dedicati ai 5 fratelli
Pandava, gli eroi del Mahabharata, ma tutti sono degni di nota.
Questi monumenti, che ora vediamo singoli, sono stati scavati togliendo
la roccia intorno, quindi sono veri e propri blocchi monolitici. Mentre i
rathas di Dharmaraja, Arjuna e Draupadi sono quadrati, quello di Bhima
(e di Ganesha) sono rettangolari e quello dei gemelli Nakula-Sahadeva è
di forma absidale. Il carro di Draupadi è l’unico dedicato a una donna,
moglie dei Pandava. Nello stesso sito, oltre ai magnifici rathas, c’è la
famosa roccia detta Krishna's butterball ( palla di burro di Krishna)
che da millenni sembra in bilico sul punto di cadere, mentre poco
distanti si trovano i templi rupestri della Trimurti, con i tre santuari
dedicati a Brahma, Vishnu e Shiva e un lingam (il sacro fallo del dio)
all'interno di quest'ultimo.
Altra caratteristica di Mammallapuram
sono i Mandapa, costruzioni sostenute da colonne, a volte interamente
scavate nella roccia, che ospitano sculture di divinità , scene
mitologiche o momenti di vita quotidiana.
Ma le meraviglie di Mamallapuram non finiscono qui.
Il tempio sulla spiaggia, costruito dal re Narsihmavarman II Rajasimha,
(690 - 728) è costituito da due santuari dedicati a Shiva e Vishnu e
circondato da giardini che riproducono quelli descritti nei testi
antichi. Con un altare esposto a est per venire illuminato dai primi
raggi solari – e trovarsi lì all’alba è un’emozione immensa e
indescrivibile - è il più antico tempio dell'India meridionale costruito
con blocchi di pietra e influenzò l'architettura dell’altra grande
dinastia, quella dei Chola che dominò i secoli seguenti.
La
destinazione è anche nota per il suo festival annuale "Mamallapuram
Dance Festival" che si tiene ogni anno nel mese di febbraio. Un Dance
Festival che mette in risalto le diverse forme di danza classica e folk
provenienti da tutte le diverse regioni dell'India.
Goloso & Curioso è il portale del viaggio e dell'enogastronomia.
Località da scoprire, idee per le vacanze, novità e suggerimenti dal mondo del vino e della ristorazione: grazie al contributo di decine di collaboratori, Goloso & Curioso offre ai suoi lettori contenuti sempre nuovi ed aggiornati.
Vogliamo che i nostri appassionati del buon vivere trovino sempre qualcosa d'interessante, per questo pubblichiamo articoli sempre nuovi e dalle diverse tematiche.
Su Goloso & Curioso trovi sempre gli ultimi appuntamenti e le news più importanti del mondo della ristorazione.
Vuoi collaborare con noi? Contattaci, scrivi qui