Da Nino a Emilio Bixio, la storia della "Bixio Poderi" tra Soave e San Bonifacio

Eroe risorgimentale e braccio destro di Giuseppe Garibaldi, così è conosciuto il tenente Gerolamo Bixio detto Nino da Genova. Pochi sanno, però, che durante il soggiorno a Verona durante la terza guerra d’indipendenza nel 1866 ebbe una relazione con una nobildonna locale da cui nacque un figlio, Alfonso. Il bimbo venne affidato a una famiglia di possidenti che avevano terreni nella zona tra Soave e San Bonifacio. Quei terreni, ancora oggi da cinque generazioni grazie a Emilio Bixio e altri membri della famiglia, sono dedicati alla coltura della vite.

Il primo vero fondatore dell’azienda agricola fu il figlio di Alfonso, Emilio. Tuttavia, il primo vero imprenditore fu Ottavio, padre di Emilio Bixio che guida oggi la cantina insieme ai fratelli Massimo e Romina. Fu Ottavio Bixio, allora solo trasportatore per le Cantine Ruffo, prima cantina di Soave, a credere in quello che nella seconda metà degli anni Sessanta era il bianco più conosciuto in Italia e a iniziarne la vinificazione. Inizialmente, con soli 30 ettari, l’azienda era votata al mercato del vino sfuso. Fu l’infausto caso del vino al metanolo nel 1985 in Italia a dare una svolta, costringendo molti produttori, tra cui Bixio, a rinnovarsi e iniziare a puntare sulla qualità del vino più che sulla quantità. La cantina, grazie anche ai primi accordi in Europa per l’esportazione, riuscì a passare in soli 6 anni da 20mila a 300mila bottiglie all’anno.

Oggi Bixio Poderi vanta una posizione d’eccellenza nel panorama enologico italiano e non solo, con ben tre tenute e vigneti nelle zone più pregiate del veronese. La produzione di Bixio Poderi è votata soprattutto al mercato internazionale: il 95% viene esportata negli Stati Uniti, Nord Europa ed Est Asiatico, dove Emilio Bixio sta per recarsi per affari. «Giappone, Korea e Singapore sono destinazioni verso cui stiamo spingendo molto forte, anche Hong Kong come ponte verso la Cina – riferisce Emilio Bixio - Sono mercati particolari, però, molto attenti al prezzo. Noi stiamo investendo verso la qualità del prodotto invece.»

Verso il mercato asiatico si sta spingendo il mercato di Denxo, ultimo top di gamma creato dall’enologo Emilio Bixio, quasi per caso come molti grandi vini. Un vino 90% Merlot e il restante 10% un autoctono non dichiarato che è stato premiato come 3° miglior vino rosso d’Italia dall’”Annuario dei Migliori Vini Italiani 2016”.

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