VENDITA ONLINE DI AMARONE
E DEI MIGLIORI VINI ITALIANI
ACQUISTA ONLINE
Ebbene SI... l’ho fatto: ho
provato la cucina italiana a Londra... Ovviamente ero reticente sin dall’inizio
soprattutto perché per esperienza so che nella maggior parte dei ristoranti
italiani lo chef è sudamericano, soprattutto in quel di Camden. Comunque ieri,
4 Aprile, qui a Londra NEVICAVA, e di brutto! Perciò quando ho staccato dal
lavoro e il mio amico mi è venuto a prendere, non è che avessi molta voglia di
tornare a casa e cucinare. Perciò una volta usciti dalla tube in direzione
casa, abbiamo visto questo bellissimo e soprattutto CALDO posticino e,
incuriositi, ci siamo fermati a mangiare un boccone. Le luci erano soffuse,
candele su ogni tavolo e un forno in pietra immenso dal quale veniva fuori l’odore
di pizza margherita. Per mettere un po’ under pressure la cameriera, il mio
amico le dice fin da subito che sono italiana e che le mie aspettative erano
alte dal momento che stavo per spendere parte del mio sudato stipendio per
mangiare cucina italiana a Londra. A essere sincera, comunque, l’ambiente
prometteva bene e il ristorante era comunque busy per essere un giovedì sera.
La prima cosa che noto è il menu: semplice ma variegato. Questo per me è buon
sintomo.
Dopo aver scansato la candela dal
centro del tavolo (un po’ troppo démodé), abbiamo cominciato ad ordinare dagli
antipasti: bianchetti fritti per me, cozze per il mio amico gallego (a breve
proverò anche la cucina della Galizia per chi
non sapesse dov’è ma ama i frutti di mare, cliccate su questo link http://www.telegraph.co.uk/sponsored/travel/galicia/9533355/holiday-traditional-spain.html)
e un crostino con gorgonzola e funghi “to share”, da condividere.
Come ho letto sul menù “bianchetti”
ho chiesto alla cameriera se erano veramente bianchetti, anche se avevo i miei
sospetti visto il prezzo (£4.75). Lei ha detto che non lo sapeva e ha chiesto
allo chef e come volevasi dimostrare non erano veri e propri bianchetti, ma ICE
FISH. Nonostante ciò erano il piatto era buono e la panatura era con il
pangrattato e non con la farina (cosa che io preferisco). Questa frittura era
accompagnata dall’onnipresente sour cream, una sorta di panna acida con erba
cipollina. Il mio amico Pablo è rimasto molto contento della mia scelta e anche
della sua in effetti. Le cozze (£5.75), infatti, sono state servite con una
salsa di cherry tomatoes lasciati interi, cipolle, tanto origano e giganti
crostoni di pane che noi in Italia definiremmo “casereccio”. Il crostino, per
terminare, era con vero gorgonzola (e non blue cheese, la variante inglese”) e
il funghi champignons, gustoso (£4.75).
Passiamo ai main courses. Per me filetto di
branzino (£14.95) e per Pablo pollo ai funghi (£ 11.25). Il pollo era
sicuramente buono, ma galleggiava nella salsa fatta con panna e vino bianco. Qui
per questo tipo di salse si usa la single cream (che però non potete usare se
volete preparare una quiche, in quel caso dovete optare per la double cream).
Comunque, la single cream si trova al banco frigo, ma è veramente pesante e
molto più grassa della nostra crema di latte o della nostra panna fresca o di
quella in brick. Quindi il piatto era veramente un mattone e non aiutavano di
certo né i funghi né la porzione abnorme! Nulla da obiettare, invece, sul mio
branzino. Erano due filetti di branzino con una leggera crema sopra (fatta con
burro e limone) su un letto di mashed potetoes (purè di patate) e rucola.
Nota dolente (no, questa volta
non è il prezzo...): il dolce. La cameriera a fine pasto ci porta la lista dei
dolci, 8 in tutto (esclusi i gelati). Dopo un’attenta consultazione e un’accesa
discussione su quale prendere (perché a fine pasto il dolce lo volevamo
condividere) scelgo una torta che dal nome prometteva essere piena di
cioccolato. Arriva la cameriera e distrugge con un: “I am sorry, is not
available anymore”, ogni mio sogno. La torta non era più disponibile, nel senso
che era fuori menu, ma allora perché lasciarla scritta? :(
Comunque, optiamo per una torta
semplicemente descritta come “torta alla vaniglia” (£4.75). Sorpresa delle
soprese era una Viennetta! Ora, il mio amico è spagnolo e per loro la Viennetta
è qualcosa di sublime che si porta alle feste, per cui è normale trovarla in un
menu di un ristorante. Ma io ero veramente sbalordita: ogni dolce sul menu era
un dolce da freezer!
A compensare ciò era il continuo
odore di pizza e il pizzaiolo (italiano) che compiva le sue acrobazie una
tantum. Penso che la prossima volta proverò la pizza e vi farò sapere.
Spesa totale per due persone: £46.20.
Il prezzo non è molto alto per gli standard di Londra e le porzioni erano
veramente abbondanti, però bisogna dire che non abbiamo preso il vino e abbiamo
optato per l’acqua del rubinetto. Non mi dilungo con la scheda riassuntiva ma
darò solo i punteggi:
COSTUMER SERVICE: 7.5/10
FOOD: 7/10
RAPPORTO QUALITA’-PREZZO: 7/10
AMBIENTE: 7/10
GIUDIZIO COMPLESSIVO: 7.12/10
Scusate se mi sono dilungata, ma
volevo riportare i pro e i contro di questo ristorante italiano. Nonostante non
sia proprio in centro (siamo infatti a nord di Londra), se vi trovate a fare un
giretto per le stupende bancarelle di Camden, fateci un salto (sono aperti
anche a pranzo). Ecco i contatti:
sito web: http://www.mosaic-restaurant.co.uk/
indirizzo: 24 Junction Road,
London N19 5RE
telefono: (0044) 0207 2723509
Hello everybody...finalmente un pò di tempo da dedicare alla mia passione:la cucina e il buon cibo! Prima le presentazioni: mi chiamo Giorgia e ho 23 anni. Mi sono laureata lo scorso luglio in lettere classiche e subito dopo ho deciso di venire a vivere qui a Londra. Ora, dopo un pò di mesi passati a fare la studentessa d'inglese ho deciso di darmi da fare sul serio e ho trovato un lavoro a Canaby Street, ma la mia passione rimane comunque la cucina. Dalla mia quotidiana esperienza in questa città così multiculturale (che può anche essere una "jungle") nasce l'idea di scrivere un vademecum su dove mangiare bene (cercando anche di risparmiare) in una cittá come Londra...really expensive! Beh, finite le presentazioni vi rimando ai miei futuri articoli!