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Filippo Licata
……..ragazzo dell’Europa, non pianti mai
bandiera……
Nel
variegato mondo della ristorazione, in questo momento molto presente ma anche
inflazionato presso le tv e i media, ho fatto la conoscenza con un personaggio diverso da tutti, Filippo
Licata, professione chef giramondo, e, incontrandolo, mi viene in mente la
canzone di Gianna Nannini, ….”ragazzo
dell’Europa, non pianti mai bandiera”……..
Bello
come un attore di Hollywood, solare, una carica di simpatia che contagia, un
percorso professionale a cavallo tra lo chef tradizionale e il viaggiatore
gourmet internazionale, animato da una passione innata che gli viene anche da
essere nipote d’arte, e spinto dalla curiosità, caratteristica della sua giovane
età, che lo ha portato in giro per il mondo ma anche a inventare una nuova
professione, oltre alla sua tradizionale, affermatissima a livello
internazionale, dello chef excutive.
E’ un
viaggio, quello di Filippo, un lungo viaggio, spinto dal suo essere un
cittadino del mondo, origini siciliane, nato a Bruxelles, dove ha frequentato l’Hotel Business School,
ed è cresciuto professionalmente collaborando con diversi e prestigiosi
ristoranti, tra cui il Bruneau di Bruxelles,
stellato Michelin, e il Cipriani London; sempre
con la valigia in mano, dopo
essere stato Executive Chef del Rossi’s, il ristorante
italiano del Grand Hotel Europe, proprietà cinque stelle
lusso di Orient- Express Hotels a San Pietroburgo, e,
dal 2012, ricopre il ruolo di
Executive Chef presso uno degli storici Yacht Club di San
Pietroburgo in Russia.
Ma
per Filippo è difficile fermarsi e difficile decidere, il suo è un work in progress, voler apprendere,
imparare, provare, sperimentare, perché il motore di ricerca per chi ama veramente la
cucina è quello di cercare di amalgamare il vecchio con il nuovo, le memorie e
i ricordi, con nuove sperimentazioni, e poi il suo tema dominante, il mare, le
sue origine, la sua famiglia che viene dal mare della Sicilia, il ricordo delle
sue esperienze in quanto voglia di fuga, di libertà, come un gabbiano
in volo, sulla grande barca di Dolce e Gabbana e il suo continuo ritorno, verso
l’Italia e il mediterraneo, il leit motiv della sua professionalità, la sua terra di origine, una scelta
inevitabile.
Il
mare della Versilia, la sua ispirazione
e il ritrovare ritrovandosi: infatti, con molta intelligente modestia, Filippo
effettua uno summer stage presso gli amici Lorenzo e Chiara Viani e l’executive
chef Gioacchino Pontrelli del ristorante Lorenzo di Forte dei Marmi, perchè, anche quando è lontano, Filippo ricerca il mare nei suo piatti, gli
sembra quasi di toccarlo, ne sente il respiro, il profumo salso, una sorta di
integrazione fra tradizione e modernità.
Una
cucina, quella di Filippo Licata, che è
come una boccata d’aria fresca, ispirazioni della memoria, con l’appagamento
degli occhi, con tanti piatti belli da
vedere e buoni da gustare, solide radici di una cucina fatta solo di passione,
esperienze create da un perfetto equilibrio visivo, olfatto, tatto, gusto, per
un tripudio di colori, ricordi mediterranei, gusti, la composizione equilibrata
degli insieme degli aromi che pur nella perfetta armonia gustativa riescono
sempre ad esaltare i sapori originali, guizzi inventivi, studiati , una cucina,
la sua, intrigante e nelle novità che propone, pone le basi per una nuova
tradizione che, con un eccezionale lampo di genio, si trasforma in una nuova
attività: nasce infatti L’executive Chef
a Casa, la creatività di Filippo Licata si trasforma in offerta, la cucina
portata direttamente a domicilio, per cene gourmet in antichi castelli,
fascinose residenze, barche da sogno che solcano il mare, ville esclusive di
vip e facoltosi clienti per una ospitalità di altissimo livello, abbinamenti di
piatti di grande gusto e preparazione con vini e champagne delle più importanti
cantine, italiane e francesi, per una tendenza al lusso che da Hollywood
Filippo porta direttamente in Italia, non tralasciando la sua professione
primaria, ma creando una iniziativa decisamente innovativa, quella di portare
nelle case dei super ricchi il suo talento gourmet, i prodotti italiani e i
sapori del suo mediterraneo.
Per
questo, incontrandolo, ho voluto fare a
Filippo Licata qualche domanda.
Chef =
artista........artisti si nasce o si diventa????
Da bambino
mi divertivo a leggere le biografie, di personaggi figli di due culture,
essendo figlio di siciliani ma cresciuto a Bruxelles. Ricordo una frase di
Jacque Brel, che diceva "Il
talento non esiste. Il talento è quello di voler fare qualcosa."
Non ritengo essere un artista, perché quello che
trasmetto con la mia professione anche se svolta con passione, svanisce nel
tempo, mentre un'opera d'arte rimane ed è unica, uno chef è bravo quando riesce
a trasmettere le sue emozioni attraverso quello che crea, facendolo riprodurre
alla sua squadra con successo; Ci potrebbe essere qualcosa di artistico nella
combinazione e il contrasto del gusto ma è molto astratto e soggettivo, culturalmente
parlando
come ti sei
reso conto che questa era la tua passione?
Nel tempo,
il mestiere mi ha fatto crescere e mi rendo conto che questa è una crescita
continua, sia professionale che culturale. Viaggiando, quello che era il mio
“bagaglio” diventava sempre più interessante a tale punto di non poterne fare a
meno, e, in questo caso il mestiere spesso non è più solo un mestiere ma anche
una passione, è una ricerca continua dell’ emozione da dare e ricevere e da
trasmettere attraverso una nuova idea.
chi ha
influito sulle tue scelte di vita?
Sono sempre
stato appassionato del buon cibo, mi è sempre piaciuto mangiare bene, in
famiglia si cucinava sempre cibi genuini con una base di cucina siciliana. Il
fine settimana si andava spesso a mangiare fuori in giro per Bruxelles. Ma
ricordo particolarmente il buon sapore del cibo durante le ferie estive
trascorse in giro per l'Italia in particolare in Sicilia, Liguria e Toscana.
L'amore per l'Italia e la passione per scoprire il mondo, sono stati poi fattori
determinanti della mia vita.
da chi hai
preso esempio, un "grande" nel tuo lavoro che stimi e ricordi
Non ho mai
seguito un grande Chef in particolare, ma da prima quando ero sempre in Belgio,
si esibivano in TV per pochissimi minuti ma ogni giorno, con grande semplicità
e professionalità gli migliori chef Michelin. Anche alla TV italiana si parla
regolarmente di cibo tramite grandi chef e vari specialisti. Tutto questo, per
un ragazzo curioso e appassionato, ispira e ti spinge verso una nuova strada da
percorre, sviluppando la propria esperienza di vita professionale .
esperienze
in russia, la cucina italiana la brigata, l'importanza di un lavoro di squadra
Ogni cucina
ha la sua impostazione, ogni squadra ha il sua livello, ma tutto viene regolato
dallo chef, che conosce bene l'importanza della sua squadra. In cucina deve
essere il primo riferente, ma deve saper essere anche assistente, in
determinati casi. La Russia è un mercato in continuo cambiamento, che
rispecchia la popolarità delle più svariate cucine rivisitate e non. Al giorno
d'oggi in Russia occorrerebbe una standardizzazione e un riconoscimento
internazionale per le diciture, diciamo una connotazione specifica, esempio “Ristorante
Italiano originale" una sorta di copyright, come è stato fatto in Belgio e in altri paesi
dove si vuole proteggere la nostra cultura gastronomica e il relativo mercato
che genera.
il
mare.....le tue vacanze le fai qui in versilia, ami e vai a pesca????
La Versilia
è vacanza ma paradossalmente è la terra dove ho incontrato e assemblato quello
che oggi è la mia vita in gran parte, dove ho avuto tantissime soddisfazione,
grazie alla durezza delle sfide che questa terra ci pone, essendo una terra dove il lavoro è stagionale. Non vado a
pescare ma prima o poi mi piacerebbe andarci con il io figlio: amo molto il
mare Mediterraneo, ho avuto la fortuna di lavorarci sopra, in località diverse, a bordo di imbarcazioni
prestigiose che mi hanno lasciato il ricordo di giorni e notti in mezzo al
mare, albe e tramonti, isole lontane, il refolo del vento e le onde
gigantesche, vele spiegate nel vento, emozioni uniche di tanta bellezza,
emozioni solo mie.
…..ragazzo dell’Europa, non pianti mai
bandiera……..
Gianna Nannini
Nata a Firenze é esperta in comunicazione, ufficio stampa e merchandising.
Collabora con importante Studio Legale per internazionalizzazione della P/M impresa italiana verso USA, Cina e Brasile.
Collaborazione – settori food and beverage, lifestyle, locali, eventi, fashion, cosmetica, interviste chef e vip person con Name Magazine, Premium Magazine, Eventi Dop, Cavolo Verde Web Magazine, Winefashioneurope magazine, Ciboevino web magazine, World Wine Passion magazine anglo/italiano, Aeroflot Magazine, testata giornalistica della linea aerea russa e per Carpe Diem Club, testata Slovena.