Goloso e Curioso
Barbara Pazzi Mon Atelier...atmosfere di case sospese oltre il tempo....

Barbara Pazzi Mon Atelier...atmosfere di case sospese oltre il tempo....

 

MON ATELIER FIRENZE

atmosfere di case sospese oltre il tempo

 

 

 

L'architetto Lorenzo Banchi e l'interior design Barbara Pazzi hanno da tempo dato vita a Firenze a Mon Atelier, studio di architettura e progettazione d’interni; è loro infatti l’allestimento degli interni dell’Auditorium di Santo Stefano al Ponte Vecchio dove si è svolta la presentazione ai media e al pubblico dell’ultima creazione di  Nero Divino, di Teatro Fragranze Uniche; e l’impegno è riuscito perfettamente in quanto sono state evidenziate le caratteristiche della fragranza, rivolta agli interni.

Ed è in questa occasione che scambiamo qualche parola con Barbara Pazzi, una bella signora bionda e gentile, proprio per conoscere più dettagliatamente la filosofia del suo lavoro.

 

Barbara come si svolge il tuo lavoro???

Il nostro è “il progetto” che determina il Mondo MonAtelier: Io divido il progetto in due fasi ben distinte: prima ancora che cominci a lavorare su un progetto di casa voglio conoscere bene il mio committente, capire che cosa vuole, conoscere il suo passato, la famiglia, le sue abitudini, le collezioni, i viaggi che ha fatto, tutto della famiglia, perché è alla famiglia che si rivolge principalmente il mio lavoro.

 

E poi la seconda fase

Fase due, progettare quello che si può definire un sogno, il sogno di tutti noi, la nostra casa: la casa dove andrò a  svolgere il mio lavoro, è uno studio sui desideri e indicazioni del cliente, una casa che cresce e cambia secondo il corso delle cose, a seguito delle varie esperienze, viaggi, la tipologia del lavoro che svolge, il tipo di vita familiare e sociale, gli eventi della famiglia, osservo le collezioni, che per me sono importanti perché determinano la personalità del cliente.

È difficile dire dove finiscono le collezioni, che sono opere mai finite, e dove inizia la casa,  dove si rincorrono le suggestioni raccontando i ricordi dei percorsi della memoria del proprietario: io devo entrare in queste suggestioni, capire cosa vuole e desidera il mio cliente, studiare le cose raccolte, anche amandole e, magari,  condividendo le stesse passioni, per poter capire meglio. Raccolte che sono ritorni all’infanzia, concedo in prestito il mio gusto per ricreare la fantasia, per obbligare il cliente a fare dei flash back a ritroso.

 

Case vecchie o nuove?

Mi capita di dovermi occupare di case vecchie, antiche, dove le pietre raccontano storie, oppure case studio modernissime, loft più avveniristici, case in giro per il mondo, diverse, uniche, mai uguali, fatte di storia e di storie, recuperi che faccio crescere giorno dopo giorno, creando armonie compatibili con i nuovi arredi.

Ho fatto case in Toscana, ma anche a Forte dei Marmi, e poi in Svizzera, in giro per il mondo: abbiamo terminato proprio in questi giorni in negozio di abbigliamento a Basilea.

E’ importante per te il colore?

Direi determinante; dopo che è stato concepito il progetto io creo un filo conduttore, soprattutto con il colore, l’intonaco, la cromia delle pareti con i pavimenti, tonalità calde della materia, per gli spazi della casa, per poi passare ai tessuti, ai tendaggi, per me importanti, in quanto una volta chiusi escludono al rumore e ai suoni, avvolgendo le persone in oasi protettive; io privilegio sempre i materiali del luogo, cerco di aprire e allargare le finestre, libero la luce perché entri attraverso le finestrature e dia la sensazione di stanze senza tempo, galleggianti nello spazio, ogni particolare si porta dietro una sua storia e cerco di inserirlo in un contesto nuovo, fornendolo di un fascino inedito.  Apprezzo e utilizzo anche i mobili della famiglia, pezzi che sanno di storia, rivisitati e collocati nel concetto moderno

 

 

Qual è la parte della casa che preferisci?

Sicuramente la cucina, è la parte più “intima” della casa, il luogo tipico della convivialità, il ritrovarsi, stare tutti insieme per un dialogo continuo, giorno dopo giorno, dove il cibo è l’elemento base per stare insieme, diciamo  “il primo attore”;

La cucina, per me,  è il cuore pulsante della casa, vivibile, motivata, studiata e su misura, frutto di passione, forse è la zona più appassionante della casa, spazi e dettagli inseriti proprio pensando ad una donna, la padrona indiscussa della casa.

 

Ti occupi anche dei giardini?

Amo molto le case che hanno la vista sul verde, anche un fazzoletto di terrazza, di portico, di giardino, il benessere che scaturisce dalla natura; il verde vive con noi, cresce giorno dopo giorno, segue le stagioni, un fiore che sboccia è una conquista, un semplice vaso, un rampicante, un flash di colore ti rallegra la giornata, amo molto anche gli orti in terrazza. E poi, quando mi capita di dovermi occupare di spazi più ampi cerco di fare entrare il mondo magico del giardino direttamente in casa, cerco di farlo vivere in tutte le stagioni, le sfumature dei fiori e delle fioriture, armoniosamente con i colori della casa, studiando l’uso delle piante spontanee e erbe officinali, cespugli di piante aromatiche e profumate per la cucina, l’impiego di piante ornamentali e anche alberi da frutto secondo le zone e i gradi all’esterno, l’esposizione al sole, cerco di comprendere il clima della zona, insegno a guardare il cielo ai fortunati che riescono ad avere una casa fuori dal centro cittadino.

 

 

La tua è anche una ricerca suggerita dalla green philosophy

Faccio sempre una ricerca di materiali naturali atossici per gli interni che, tra l’altro, danno eccellenti risultati, con prodotti di arredamento esclusivamente italiani, pensando proprio ai bambini che ci andranno ad abitare, pitture murali traspiranti, utilizzabili per interni ed esterni, preparate artigianalmente e ricavate da terre naturali e pigmenti vegetali, secondo antiche tecniche che permettono di riprodurre colori brillanti e nuances sorprendenti. Uso materiali preziosi e di origine antica che ricordano quelle delle erboristerie, le colle di coniglio usate per le dorature, la caseina per il restauro mobili, prodotti rigorosamente naturali. La stessa attenzione la uso per i legni, i divani, le stoffe…

 

 

 

Per concludere questa breve chiacchierata, che cosa hanno Barbara le tue case?

Per ogni casa che creo immagino una storia, quella che sarà la vita di chi ci abiterà, qualcosa che ha a che fare con la poesia, le emozioni che una buona designer d’interni deve saper esprimere; ti posso dire quello che mi dicono i miei clienti, quando gli consegno “chiavi in mano” gli appartamenti finiti, le loro case…….non hanno mai voglia di andare fuori, mi dicono che trovano che lo spirito della casa è sospeso fra vita reale e l’immaginario e il sogno realizzato  dà loro la serenità che consente di chiudere il mondo fuori dalla porta.

 

 

 

MON ATELIER
Via Fra' Bartolommeo 30
50013 FIRENZE

 

Tel. 055 3200752
Fax 055 3217537

E-mail monatelier@alice.it

 

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Cristina Vannuzzi Landini
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Cristina Vannuzzi Landini

Cristina Vannuzzi Landini

Nata a Firenze é esperta in comunicazione, ufficio stampa e merchandising.
Collabora con importante Studio Legale per internazionalizzazione della P/M impresa italiana verso USA, Cina e Brasile.

Collaborazione – settori food and beverage, lifestyle, locali, eventi, fashion, cosmetica, interviste chef e vip person con Name Magazine, Premium Magazine, Eventi Dop, Cavolo Verde Web Magazine, Winefashioneurope magazine, Ciboevino web magazine, World Wine Passion magazine anglo/italiano, Aeroflot Magazine, testata giornalistica della linea aerea russa e per Carpe Diem Club, testata Slovena.

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Editore del Goloso & Curioso la ditta Colombo 3000, un gruppo aziendale che si occupa da oltre 10 anni della...Leggi tutto»