Goloso e Curioso
In Val Badia con l'orso

In Val Badia con l'orso

Sono numerose le iniziative per arricchire l’estate in Alta Badia: il Museum Ladin Ćiastel de Tor a San Martino in Badia con la sua sede distaccata Museum Ladin Ursus ladinicus a San Cassiano, organizzano per l’estate 2012 corsi e escursioni per entrare nel vivo della cultura ladina, del suo territorio e nella sua storia.

Per scoprire la lingua ladina. La storia della lingua e della cultura delle valli ladine, attraverso giochi e conversazioni, ogni lunedì e ogni venerdì, nei mesi di luglio e agosto, in collaborazione con l’Istituto Ladino Micurà de Rü, una linguista vi svela i segreti del ladino.

 

Geotrail sulle Dolomiti. Dalla teoria alla pratica, in compagnia del paleontologo: lezioni di geologia e escursione sul campo. Per chi vuole conoscere l’interessante formazione delle Dolomiti, Patrimonio naturale dell’UNESCO, dal 3 luglio fino al 4 settembre il giorno di martedì è dedicato alla geologia: al mattino un paleontologo spiega presso il Museum Ladin Ćiastel de Tor la storia della terra e delle affascinanti Dolomiti, analizzando fossili e rocce tipiche della zona; nel pomeriggio si procede con la lezione pratica, osservando dal vivo quello che si è appreso durante la mattinata: sempre accompagnati dal paleontologo, si cammina lungo il percorso geologico del Sasso Putia, dove si possono vedere alcune delle più importanti formazioni geologiche delle Dolomiti. Il venerdì invece si va ad esplorare la Val Gardena con un geotrail molto particolare, in partenza da Ortisei: un paleontologo accompagna il gruppo lungo il percorso geologico di Bulla, dove si può vedere il limite Permiano-Triassico che documenta la più grande estinzione di massa di tutti i tempi avvenuta 252 milioni di anni fa. Vengono inoltre spiegati i fenomeni geologici che hanno portato alla genesi delle Dolomiti.

 

 

Escursioni tra i mulini. Alla riscoperta delle antiche tradizioni. Ogni mercoledì fino al 5 settembre, il Museum Ladin Ćiastel de Tor apre le porte alla scoperta delle tradizioni: alla mattina si visita il museo, mentre nel pomeriggio viene organizzata una visita alla Valle dei Mulini, presso la piccola e pittoresca frazione di Longiarù, dove si possono ammirare 8 mulini di cui uno con percussori a pile per la frantumazione dell’orzo. Da vedere anche la fornace per la calce, la “ćialćiara”, che testimonia la produzione in passato della calce.

 

Per le famiglie in visita al museo: laboratorio artistico per i bambini. Ogni giovedì, dal 5 luglio al 30 agosto, il Museum Ladin Ćiastel de Tor propone alle famiglie un’iniziativa interessante: mentre i genitori possono visitare con tranquillità il museo, i bambini tra i 4 e 10 anni trascorrono un pomeriggio con l’artista Irina Tavella, lavorando la creta ispirandosi agli oggetti che si trovano lungo il percorso museale. I bambini possono modellare il castello o una sua parte, vasi o realizzare figure, prendendo spunto dai personaggi delle leggende delle Dolomiti.

 

A San Cassiano, in vacanza con l’orso delle caverne. L’orso è invece il tema attorno al quale si focalizzano le attività estive del Museum Ladin Ursus ladinicus di San Cassiano, inaugurato lo scorso anno, dove ogni lunedì e giovedì ci sono visite guidate del museo per scoprire l’orso delle caverne, gli aspetti salienti della geologia delle Dolomiti, delle glaciazioni e soprattutto le peculiarità dell’Ursus ladinicus, scoperto nel 1987 nella Grotta delle Conturines.

 

 

 

L’orso a misura di bambino. Mercoledì sera, è di scena l’orso sugli schermi del museo: per bambini dai 4 agli 8 anni e dai 9 ai 14 anni è in serbo la visita al Museum Ladin Ursus ladinicus, e la proiezione di film su tematiche inerenti al percorso espositivo, facepainting e attività manuali.

 

Visita alla grotta dell’orso a 2.800 metri. Per chi è allenato, ogni giovedì fino al 6 settembre, ci si incammina sulle orme dell'orso: l’impegnativa escursione guidata alla Grotta delle Conturines con gli accompagnatori dell’Ufficio Parchi naturali parte dalla Capanna Alpina (1.726 m) e, dopo circa quattro ore di cammino attraversando dei ghiaioni, si giunge alla Grotta delle Conturines (2.800 m). La caverna dell’Ursus ladinicus, scoperta nel 1987 era gremita di ossa dell’orso delle caverne che era completamente vegetariano e visse intorno ai 40.000 anni fa durante una fase più calda dell’ultima glaciazione. L’escursione dà la possibilità di vedere sul posto l’habitat dell’orso: entrare nella caverna buia e fredda è un’esperienza fuori dal comune, che ripaga di tutta la fatica.

 

 

Per tutte le iniziative la prenotazione è obbligatoria: presso il Museum Ladin Ćiastel de Tor e presso il Museum Ladin Ursus ladinicus tel. 0474/524020. Info generali sul Museum Ladin: Il Museum Ladin Ćiastel de Tor a San Martino in Badia è un castello adibito a museo interattivo, tecnologicamente avanzato, con sistemi audio che ricostruiscono la storia della cultura ladina attraverso conversazioni dell’epoca, mettendo in risalto le problematiche della vita in montagna e la ricchezza culturale dei ladini. Molte stanze sono state ricostruite come fossero ambienti originali dei secoli scorsi, con mobili e suppellettili tipici della realtà contadina ed originali dell’epoca e la classica stube in legno con il “mogun” (una tipica stufa in muratura). La storia delle vallate ladine dolomitiche viene curiosamente presentata attraverso dei quadri parlanti, raffiguranti le personalità storiche dell’epoca. Altre stanze sono allestite in modo originale e interattivo, come quella della geologia, che oltre alle classiche vetrine, mette a disposizione un filmato e un microscopio per osservare, vedere da vicino i fossili. Lo scorso luglio 2011è stata aperta una sede distaccata del Museum Ladin, il Museum Ladin Ursus ladinicus a San Cassiano che si compone di tre piani: al piano superiore una grande sala presenta la formazione geologica delle Dolomiti, con splendidi fossili, fino ad arrivare alla storia della scoperta dell’orso. Reperti originali come denti e crani –, installazioni video e un intero scheletro di orso delle caverne accompagnano la descrizione di ambiente e condizioni di vita dell’Ursus ladinicus. Molti pannelli illustrano gli aspetti scientifici legati al ritrovamento, ad esempio quello della datazione, e il suo rilievo per lo studio della preistoria. Il piano inferiore è scenografico: qui è stata ricostruita la grotta dell’orso, uno spazio che ospita “l’orso che dorme”. Il plantigrado pare vivo: la pelliccia, le zampe, il muso sono stati realizzati con grande attenzione ai dettagli; anche la posizione ricalca quella assunta dagli orsi durante il riposo. La grande sala rappresenta la continuità tra natura ed architettura, dall’effetto camaleontico: le pareti dell’edificio sono pareti di una grotta. Al piano terra è situato l’ingresso, un open space circondato da grandi vetrate: qui si può vedere un filmato che illustra il luogo del ritrovamento delle ossa dell’orso.

 

Informazioni: Museum Ladin, Strada Tor 65, 39030 San Martin de Tor/San Martino in Badia

Tel. 0474/524020: info@museumladin.it; www.museumladin.it. Il nuovo Museum Ladin Ursus ladinicus è situato nel centro di San Cassiano, in Strada Micurà de Rü 26, a San Cassiano e dista circa 20 km dal Museum Ladin Ćiastel de Tor a San Martino in Badia. Orari: Museum Ladin Ćiastel de Tor. Fino al 31/10/2012 da martedì a sabato: 10 – 18; Domenica: 14 – 18; luglio e agosto anche lunedì 10 – 18.

 

Museum Ladin Ursus ladinicus. Orari di apertura: fino al 31/10/2012 da martedì a sabato: 10 – 18; domenica: 14 – 18; luglio e agosto anche lunedì 10 – 18 e mercoledì anche 20.30 – 22.30.

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Angeledo
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Giornalista professionista collaboro con diverse riviste di enogastronomia. Curioso per nascita sono diventato goloso per professione (e piacere). Arrivato a 115,5 kg. e con la glicemia sempre più prepotente, ho deciso di arrivare al mio secondo peso forma: 97 kg (il primo, irrangiungibile, era 85). Sono sulla buona strada: 106,4 senza tremendi sacrifici ma camminando un'ora al giorno e pedalando per un'altra. Ho scritto senza infamia e senza lode qualche libro di vino, di viaggi e di storia. Non ve ne dico i titoli tanto so che non vi interessano. Scrivo, per prendere in giro me stesso e gli amici, necrologi e parodie poetiche.

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