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Portoscuso: da una parte di Sardegna che, alla”solita”,
impareggiabile bellezza, regala ai visitatori anche una grande vivibilità, non
aggredita dal turismo di massa, ecco una ricetta di mare che, con pochi
ingredienti, esalta tutto il sapore del tonno, eccellenza locale. Siamo a
sud-ovest, di fronte all’isola di S. Pietro (Carloforte) e a pochi chilometri
da S. Antioco: da oltre cinque secoli il mare qui è setacciato a caccia del thunnus thynnus o tonno rosso,
l'esemplare più grosso tra tutti i tonni
– che contano numerose sottospecie - e che fra la primavera e l'estate popola
particolari zone del Mediterraneo. La pesca di questo pesce azzurro della
famiglia degli sgombri in tempi antichi avveniva esclusivamente con l'impianto
fisso della tonnara e a Portoscuso ne rimangono esemplari vestigia
architettoniche; ora si praticano nuovi sistemi di cattura, ma le modalità di
lavorazione devono rispettare la tradizione: a mano, per separare i vari tagli.
Non si butta via niente. Si ricavano vari filetti: di testa, di ventre
(ventresca), dorsale (quello usualmente commercializzato in scatola) e il
tarantello (a metà fra ventre e dorso); si mangia il lattume (le gonadi, come
conserva salata, tagliata a fettine e condita), la bottarga (le uova), le
guance (boccone da gourmet), il cuore, le interiora. Dagli scarti della
preparazione del tonno sott'olio si raccoglie la buzzonaglia, parti di filetto
vicine alla lisca e molto scure perchè irrorate di sangue, messe sott'olio
d'oliva; con la parte del tonno che, dopo la sfilettatura, resta attaccata alla
lisca, si prepara la ficazza, una salsiccia tipica della provincia di Trapani e
dell’isola di Favignana.
A Portoscuso il filetto di tonno (circa un chilo) si mangia passato prima in
padella con olio, poi cotto per una mezz’ora con aggiunta di aceto, vino bianco,
salsa di pomodoro e cipolla rosolata; si lascia raffreddare e buon appetito! Per
trovar pronto, invece, occorre recarsi in loco preferibilmente durante la sagra
del tonno, quest’anno tenutasi a metà giugno - www.comune.portoscuso.ci.it/
ALESSANDRA MORO
Alessandra Moro
di radici friulane, è nata a Verona sotto il segno dei Pesci. Ha un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso.
Giornalista dell’ODG Veneto, lavora nel mondo della comunicazione stampa & tv; già collaboratrice per Corriere Veneto e per L'Arena - nelle pagine dedicate a cultura e spettacolo e al gusto - e per riviste di settore, ricopre da anni anche incarichi di ufficio stampa, ora insieme a Emma Sofia che, nata nel 2010, è diventata la più vicina, imprescindibile assistente.
Appassionata lettrice ed appassionata cuoca, adora i formaggi (abbinati ai vini).