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Spumante Garda doc: il Festival letteratura di Mantova fa da vetrina al nuovo brand

Spumante Garda doc: il Festival letteratura di Mantova fa da vetrina al nuovo brand

Con un brillante esordio in prima edizione limitata al XXI Festival della letteratura di Mantova, il Garda Doc Collezione Brut 2016 anticipa l'uscita sul mercato, prevista per il prossimo ottobre, e apre nuove opportunità di valorizzazione per le dieci denominazioni che compongono la doc Garda; ad avvenuta modifica del disciplinare di produzione (in vigore dall'1 agosto scorso) con l’inserimento della tipologia "spumante bianco", il Consorzio Garda doc si fa battistrada per nuove vie di comunicazione del vino a livello nazionale.

Luciano Piona, presidente del Consorzio, ha sottolineato l'evoluzione delle modalità comunicative, che richiedono un ripensamento anche nel settore vinicolo: "E' nato così il progetto Garda, che, come un collante territoriale, abbraccia le 10 denominazioni (Valtènesi, San Martino della Battaglia, Lugana, Colli mantovani, Custoza, Bardolino, Valdadige, Valpolicella, Durello, Soave), mantenendo per esse completa libertà di espressione produttiva".

Carlo Alberto Panont direttore del Consorzio Garda Doc, ha approfondito i tratti del nuovo brand, "un valore aggiunto per le dieci denominazioni tradizionaliste, che ne affiancano un'undicesima, moderna". 

Vino elegante ed equilibrato, presentato giovedì 7 settembre ai tavoli della Trattoria dei Martini, ovvero Il Cigno, a Mantova, lo spumante Garda doc si è inserito nel disciplinare come tipologia "spumante bianco". Concorrenza al Prosecco? "Direi semplicemente - risponde Panont - continuità con quell'area produttiva, che arriva fino circa al vicentino; il nostro comprensorio si estende su circa 31.000 ettari, quasi 28.000 sotto Verona e il resto tra Mantova e il Garda bresciano". E aggiunge Piona: "Garda doc non è nato pensando a gare col Prosecco, ma per essere un prodotto condivisibile in modo moderno da tutte le dieci denominazioni; è, per naturale evidenza, un competitor, ma come lo è rispetto a tutto il mondo delle bollicine in genere".

Alessandra Moro

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Alessandra Moro

di radici friulane, è nata a Verona sotto il segno dei Pesci. Ha un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso.
Giornalista dell’ODG Veneto, lavora nel mondo della comunicazione stampa & tv; già collaboratrice per Corriere Veneto e per L'Arena - nelle pagine dedicate a cultura e spettacolo e al gusto - e per riviste di settore, ricopre da anni anche incarichi di ufficio stampa, ora insieme a Emma Sofia che, nata nel 2010, è diventata la più vicina, imprescindibile assistente.  
Appassionata lettrice ed appassionata cuoca, adora i formaggi (abbinati ai vini).

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